“Milano da vivere, sognare, godere. Milano da bere” diceva un celebre spot dell’Amaro Ramazzotti. Era la Milano rampante degli anni ’80, ora Milano forse è ancora più rampante, è ancora “da bere”, ma sicuramente non da respirare.
Infatti qualche giorno fa, precisamente il 21 marzo, l’inizio della primavera, Milano è risultata la terza città più inquinata al mondo, sotto solo a Teheran e Pechino.
Questo è quanto è uscito dal monitoraggio globale delle centraline, fatto da IQAir, nell’aria di Milano il 21 marzo c’era un’altissima concentrazione di polveri sottili PM10 e PM2.5, questo l’ha portata ad essere la prima in Europa e la terza nel mondo.
Pechino, Teheran, Milano, Hanoi in Vietnam e Dhaka in Bangladesh. Una top 5 non proprio di cui andar fieri.
Il problema non è solo di Milano ma di tutta al Pianura Padana, che da anni è la regione più inquinata di tutta Europa, un luogo dove è meglio indossare la mascherina anche ora che il Covid non è più come prima. Anche a Milano, e infatti molte persone la indossano.
E se Atene piange, Spara non ride, perché anche Roma non è messa benissimo, non è mai stata in top 5 ma, per esempio, oggi mentre scriviamo l’aria risulta più inquinata di quella milanese. E se si guardano anche le altre città italiane non stanno messe benissimo, bisognerebbe andare tutti a vivere in qualche baita in Sudtirol.
Photo credit: Legambiente