Sarebbe andato sui giornali di tutto il mondo se fosse successo a Roma, figuriamoci in Vaticano, un posto dove gli spari non sono proprio all’ordine del giorno. E’ successo stasera, 18 maggio 2023, che un uomo con la sua auto, dopo aver provato a entrare ha preso la rincorsa e ha forzato i varchi di controllo, un gendarme gli ha sparato al parafango ma l’uomo non si è fermato.
Ha continuato a velocità sostenuta a sfrecciare per il Vaticano, tra le strade e le piazzette, si è fermato solo nel cortile di San Damaso, dove Papa Francesco fa le udienze ogni mattina. L’uomo era un quarantenne con problemi psichici, ha messo a soqquadro lo Stato Pontificio, niente di meno.
L’uomo è stato arrestato, ora sta in una cella della gendarmerie vaticana, probabilmente la cella più inutile del mondo. Per ore non è stato possibile entrare a Santa Marta, dove vive il Papa, per garantirne la sicurezza. Una visita dei medici del Vaticano ha riscontrato che era in grave stato di alterazione psicofisica.
La sala stampa della Santa Sede ha dichiarato che “poco dopo le 20:00 un automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna al Vaticano. Noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall’Ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano. Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa”.
Continua: “Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta”, dove risiede il Papa. Nel Cortile di San Damaso “il conducente è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria”.