L’ha chiamato “Carbonara-gate” e con un post ha annunciato la decisione di togliere la carbonara dal menu.
Una decisione radicale, integralista, giusta, quella di Gianfilippo Mattioli, proprietario di Bottega Prelibato, ristorante italiano a Roma.
La scelta di non servire più carbonara in carta è dettata dalle troppe richieste di stravolgere la ricetta da parte dei clienti.
La testimonianza del post racconta che “alcuni di voi ci hanno chiesto di aggiungere alla nostra carbonara panna, funghi, pollo o altri ingredienti. Alcuni dicevano che era troppo salata, altri che non era abbastanza cremosa” riferendosi alla volontà dei clienti di aggiungere la panna. Sacrilegio.
Il post continua con una presa di posizione forte “non siamo disposti a scendere a compromessi sulla nostra qualità e autenticità”, da qui la decisione di dire addio alla carbonara nel ristorante.
La scelta è stata prese anche perché molti dei clienti che si vedevano negata la possibilità di aggiungere ingredienti extra, recensivano per ripicca il ristorante negativamente. E quindi la carbonara non se la meritano. Qualcuno dia la Lupa Capitolina a quest’uomo.
