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“Casa a prima vista” fa capire la vera essenza di Roma

Di Francesca Feo – Non so voi, ma il mio guilty pleasure dopo una giornata passata a fare su e giù per la Metro B è dedicare un’ora della mia serata a guardare gente che vuole comprare casa per finta.

Una delle nuove serie/reality (?) di punta della tv d’intrattenimento è, infatti, “Casa a prima vista”. Sbarcato prima a Milano dopo poco arriva anche a Roma con gli agenti Corrado, Blasco e Nadia.

In breve i tre si sfidano nel cercare -per gli acquirenti di turno- la casa perfetta.

Grazie a questo programma, ho scoperto quartieri fino a poco fa per me sconosciuti – Torre Angela? – e messa l’anima in pace sulla potenzialità di estinguere mai un mutuo per una casa a Monti. Se consideriamo infatti le stime di Immobiliare.it, a Giugno 2024 si è riscontrato un aumento del prezzo degli immobili residenziali in vendita del 2,51% rispetto a Giugno 2023, con gli immobili più costosi al metro quadro nel Centro Storico (€ 8.005 per metro quadro) e i più bassi nella zona Lunghezza, Castelverde (€ 1.815 al metro quadro).

Al di là di montaggi poco realistici (per arrivare a quartiere Trieste procedono a fare una panoramica su prati e ponte milvio), il programma ha il pregio di essere estremamente democratico nel casting: non vengono selezionati solo potenziali acquirenti con budget stellari, ma anche “house hunters” con disponibilità più limitate. Di conseguenza, gli immobili mostrati variano incredibilmente da una puntata all’altra: si passa dall’attico con vista Cupolone al piano terra a Torpignattara.

Quello che però più tra tutto traspare ed emerge, è la Roma reale, a differenza di quella percepita. Mi riferisco a quella che viene comunemente mostrata dalla televisione e dal cinema: se nella stragrande parte delle pellicole di produzione italiana i protagonisti -poveri in canna- vivono in deliziosi appartamenti nel cuore di Trastevere (con posto auto sempre e comunque), qui ci viene offerto uno spaccato a dir poco rinfrescante della realtà romana, che va al di là di Parioli, Garbatella ed EUR: Roma, è una città che esiste al di fuori dei suoi quartieri iconici e stereotipi.

E forse, più che le case, a raccontare la nostra città, sono proprio gli acquirenti che, legati al loro quartiere, come fosse un paese più che un municipio, raccontano -nei loro desiderata- la loro Roma. Ed è così che la personalità eclettica, complessa e per nulla patinata di Roma si afferma con dignità, orgoglio e prepotenza.

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