Sicuramente in questi ultimi mesi avrai visto il centro di Roma cosparso da sculture di Botero e chiunque, pure quello che non ha mai studiato arte al liceo, ha riconosciuto le opere inconfondibili dell’artista che richiamano l’esuberanza delle forme.
La mostra diffusa a cura di Lina Botero, la figlia dell’artista, ha voluto omaggiare suo padre scomparso un anno fa.
Dopo le installazioni in alcune delle piazze più belle di Roma, come Piazza del Popolo, Piazza di San Lorenzo in Lucina e Piazza San Silvestro, arriva la mostra a Palazzo Bonaparte fino al 19 gennaio 2025.
L’esposizione “Botero, La grande Mostra” a cura di Lina Botero e Cristina Carrillo de Albornoz ripercorrono i sessant’anni di carriera dell’artista con 120 opere.
Nelle sale di Palazzo Bonaparte, le opere di grandi e piccole dimensioni si uniscono per raccontare l’essenza dello stile di Botero. Questo stile trae ispirazione tanto dal Rinascimento italiano quanto dalle radici colombiane di Botero.
La mostra offre una visione completa della carriera dell’artista, evidenziando il profondo legame che instaurò con l’Italia fin dal primo viaggio in Europa, dove entrò in contatto con maestri come Piero della Francesca, Paolo Uccello e Masaccio. Da loro Botero apprese l’uso del volume e la pienezza dei corpi nello spazio, un segno distintivo che avrebbe continuato a coltivare e approfondire per tutta la sua vita. Un ulteriore elemento di spicco dell’esposizione romana è l’inedita versione dell’infanta da Las Meninas di Velázquez, artista che, fin dagli anni di apprendistato, fu un grande punto di riferimento per Botero.
Link qui per maggiori informazioni.