Un altro pezzo di Roma che se ne va, in particolare di Roma Nord e ancora più nello specifico del Fleming. Il Caffè Fiocchetti era un posto storico, uno di questi posti che aveva resistito al cambiamento del quartiere, da quando le grandi famiglie democristiane con le station wagon stavano lasciando spazio ai nuovi rampolli parvenu con i SUV.
Era nato molto prima del Caffè Fleming, era dei tempi di Trenta, di Bruno il fruttarolo (da poco riaperto), Anzuini (o Ansuini non ricordiamo), il bar che stava all’angolo dove ora c’è il ferramenta.
Fiocchetti per anni è stato il bar dei calciatori della Lazio, che si fermavano lì con le loro supercar andando a Formello per fare colazione, oppure dopo l’allenamento per un caffè e una spizzata con qualche MILF. Zoff stava sempre lì anche negli ultimi anni, ci andava Mancini, ci andava Inzaghi. Poi piano piano è decaduto, non solo tra i calciatori ma tra tutti.
I fratelli Fiocchetti, da sempre proprietari del bar, sono conosciutissimi nel quartiere, durante il periodo d’oro Fiocchetti aveva anche raddoppiato e aperto dall’altro lato della piazza.
Adesso la fine di una storia durata decenni, chiunque al Fleming si è preso un caffè, un cornetto o un tramezzino o un panino da Fiocchetti. Anche quelli negli ultimi anni non erano gli stessi.
Il bar è già chiuso, il locale vuoto, il dehor pieno di pezzi del vecchio bar in stile anni ’80. Al suo posto aprirà “Ricci o Cavalletti”, dicono gli abitanti del quartiere, uno dei due aprirà dov’era Fiocchetti, l’altro probabilmente all’angolo sotto i portici di piazza Monteleone di Spoleto, dov’era l’alimentari Canzonetta, altro tempio del flemingini. Panta Rei.