Nell’ultimo periodo sta girando sui vari social un video in cui mostra un’antica diga romana del I secolo d.C. che protegge la cittadina di Almonacid de la Cuba nella provincia di Aragona in Spagna, vicino Saragozza.
La costruzione di questa diga risale a circa 2mila anni fa. Alta 34 metri, lunga 120 metri e larga 27 metri, è la più alta diga di epoca romana ancora esistente. Lo scorso 29 ottobre è stato l’inizio di forti piogge e inondazioni che hanno causato una grandissima distruzione nell’area di Valencia. Questa diga è riuscita a placare la violenza del fiume Aguasvivas in piena, deviando il corso dell’acqua e anche di fango sulla collina vicino. Con questa deviazione, la diga ha evitato che il villaggio vicino fosse inondato, come purtroppo è successo in altre città.
Questa diga romana si tratta appunto di una diga a gravità, la sua funzione principale è quella di riuscire a resistere alla pressione dell’acqua grazie al suo considerevole peso. Questo tipo di struttura è progettato per garantire stabilità e durabilità nel tempo. Un afflusso d’acqua che ha salvato il piccolo comune spagnolo, colpito dalla furia della DANA, tradotto in italiano come “depressione isolata ad alta quota”, che ha generato effetti devastanti in molte zone della Spagna.
Ma come ha fatto una diga di 2mila anni fa a salvare un intero popolo? La diga ha ripreso il suo ruolo originario per cui era stata progettata: contenere le acque del fiume, ingrossate dalle intense precipitazioni. La struttura, ancora solida, ha consentito un parziale utilizzo della diga, che ha raccolto l’acqua e l’ha rilasciata gradualmente a valle.
Questa diga, come La Pared de los Moros, Muel e la Ermita de la Virgen del Pilar, faceva parte del sistema idraulico romano, progettato per ottimizzare l’uso dell’acqua in una regione che ne aveva poca. Costruite in epoca imperiale romana, tra il I e il II secolo d.C., queste dighe testimoniano l’ingegneria avanzata del tempo. In particolare, la diga di Almonacid de la Cuba, datata grazie all’analisi su elementi lignei conservati, risale all’epoca dell’imperatore Augusto (31 a.C.–14 d.C.), che tra l’altro ha fondato, come la conosciamo oggi noi, Saragozza.