Sarebbe il più grande e il più bel locale all’aperto del mondo, l’intera città di Roma. Un sogno forse, o perché no, una proposta concreta.
Leggendo i giornali stamattina ci siamo imbattuti nella proposta del sindaco di Vilnius di donare temporaneamente la concessione moltissimi spazi pubblici in concessione a bar, ristoranti e locali in generale, per contrastare il Coronavirus e trasformare la città in un grande bar a cielo aperto.
Per ora la proposta della sindaca Raggi per Roma è di aumentare del 20% (in alcuni casi un massimo del 35%) lo spazio fuori dei locali così ampliando i tavolini e la capienza dell’esterno. Ma perché non allargarla di più? Facendo della città, per quest’estate, un grande locale all’aperto e favorendo il distanziamento sociale, con il clima che abbiamo sarebbe perfetto, molto più che a Vilnius.
Contenti tutti, noi perché siamo più sicuri, gli imprenditori perché hanno meno perdite, i turisti che si sentono più tutelati e il comune che prende più soldi dai turisti e dai ristoratori.
Niente spazi interni e tavoli distanziati in tutta Roma, o almeno nelle aree di Roma adatte. Chiudendo alcune strade alle macchine per far posto ai tavoli, come sta pensando di fare New York. Concedere gratuitamente spazi pubblici ai proprietari di bar e ristoranti che, però, dovranno rispettare regole ferree igieniche ed estetiche. Noi, come si dice a Roma, “ve la buttiamo lì”.
Photo credit: The Walkman