Diciamolo chiaramente, i licei di Roma hanno da sempre forgiato il carattere della gioventù capitolina. La prima domanda che si fa quando si conosce qualcuno di Roma è come ti chiami? La seconda: che liceo hai fatto?
I licei incarnano perfettamente l’essenza della città e confermano per l’ennesima volta che a Roma tutto è bello. Basti pensare al collegio romano (oggi monumento nazionale) dove ha sede il Visconti o al San Giuseppe de Merode a Piazza di Spagna.
Molto spesso i licei della Capitale sono intitolati ai grandi protagonisti della nostra storia, da Virgilio a Tito Lucrezio Caro, da Giulio Cesare a Torquato Tasso. E a noi romani ci piace “da morì” ripercorrere il nostro passato e farlo rivivere a chi ci circonda.
E’ un po’ l’idea che c’è dietro a Nash Arpetta, un progetto grafico romanissimo, nato per ricreare il legame con la scuola messo a dura prova dopo quasi un anno di chiusura forzata dei Licei. L’arrivo della “seconda ondata” ha prolungato ulteriormente questo disagio, tenendo lontani i ragazzi da un luogo che, oltre al valore istituzionale, rappresenta soprattutto incontro, crescita e condivisione.
Un progetto fichissimo, sia concettualmente che esteticamente, degno di città quali Londra, Berlino o New York.
Invece Nash Arpetta è un progetto super romano, di quattro ragazzi capitolini sparsi per il mondo e tornati a causa della pandemia. Hanno creato un brand che potesse raccontare l’identità di Roma tramite grafiche stravaganti e colori accesi, dando una nuova faccia a questi licei piena di storia.
Non sono le classiche sciarpe viste e riviste che imitano male quelle dei college americani. Non sono neanche quelle da stadio, che vanno bene solo per vedere la partita sugli spalti. Le sciarpe di Nash Arpetta sono qualcos’altro, diverse dal solito e con uno stile inconfondibile. Le potete vedere meglio andando sulla loro pagina Instagram, che tra l’altro è pazzesca!
Per questa prima collezione, manco a dirlo, i licei scelti sono di un certo livello: Chateaubriand, de Merode, Virgilio, Mameli, Righi, Mamiani, Tasso, Lucrezio Caro, Marymount, Visconti, St. Stephen’s e Giulio Cesare. La crème de la crème di Roma.
Nonostante sembrino sciarpe degne dei più famosi brand di moda del mondo il progetto è fatto da romani per romani, un’idea super local che ci piace tantissimo e che si distingue tra i mille progetti banali che nascono ogni anno.
Sulla pagina Instagram c’è scritto che Nash Arpetta consiste in “sciarpe limited edition” e che adesso si sta affrontando la “collezione Licei di Roma”. Il sito (molto bello anche quello) invece contiene le storie di tutti i personaggi che hanno dato il loro nome ai licei in un modo nuovo e divertente.
Una rubrica originale che vi consigliamo di leggere prima di andare sullo shop. Inoltre si possono anche provare le sciarpe da “Er Box” in via Savoia. Siamo contenti quando veniamo a conoscenza di progetti come questo, attuale e innovativo, degno della Roma che vogliamo.
Se anche a voi piacciono le sciarpe di Nash Arpetta, le potete acquistare a questo link: nasharpetta.it.