A New York da anni sono tutti pazzi per l’ “organic”, che non sarebbe altro che il nostro “bio”. L’arte del mangiar bene e sano ha colonizzato un po’ tutti i luoghi più progressisti del mondo, e anche Roma, nel suo piccolo, ha colto questo trend.
Uno dei quartieri più progressisti di Roma è sicuramente il Flaminio, una zona bellissima che dopo i tre innesti degli ultimi anni: Auditorium, Maxxi e Ponte della Musica è davvero esploso.
Ormai al Flaminio ci abitano artisti, cantanti, registi, creativi, gente del cinema. Un quartiere con dei bei palazzi, comodo, pieno di verde, vicino al centro, sottovalutato fino a qualche anno fa e che adesso sta vivendo una nuova vita.
E la nuova vita passa anche per i luoghi cardine della zona. Sicuramente uno di questi è Zeno Market, il pay off è “Storie di cibo e buone abitudini”. Già questo basterebbe a descriverlo.
Zeno Market è un piccolo mercato al chiuso che ha veramente dell’incredibile. Appena entrati sembra di non essere più a Roma, o meglio di essere in una Roma del futuro. Invece sta nel cuore del Flaminio, è romanissimo ed esiste già adesso.
Già dalle vetrine e dalla disposizione dei prodotti negli scaffali si capisce che non è uno di quei “negozi fake”, nati con la scusa del biologico per prendere in giro le milf di Roma Nord e far pagare 10 euro un sacco di patate.
Zeno è una religione laica, più che un mercato è un museo del cibo, e le opere d’arte non solo si possono ammirare ma si possono anche portare a casa. Ogni singolo prodotto, dalla barretta di cioccolato al vino naturale, dallo yogurt alle tisane, dal pesto al gel da bagno all’aloe, ha una storia da raccontare.
Se siete fortunati potete incrociare Giuseppe, il titolare, che vi incanterà con i racconti dei prodotti che è felice di proporre. Già dalle prime parole vi trasmette la passione che c’è dietro Zeno Market, un microcosmo di etica di produzione, sostenibilità e ricercatezza difficile da trovare nel resto della città.
Quest’anno, per Natale, Zeno Market ha lanciato un format inedito, che stravolge gli equilibri del passato e lancia un nuovo concept di regali di Natale.
Se infatti i famosi cesti di Natale ormai sono anacronistici e molto “Prima Repubblica”, Zeno ha rivoluzionato il concetto di cesto natalizio inserendo dentro prodotti biologici e healthy food. Se nei cesti tradizionali dovrebbero inserire anche un buono per una visita dal gastroenterologo, con i cesti di Zeno uno regala anche un po’ di salute, e non solo, anche l’input per cambiare le proprie abitudini alimentari con il nuovo anno.
E visto che ormai non c’è più la Democrazia Cristiana al potere, sono cambiati i gusti anche in fatto di vino, se prima andavano i vinoni impegnativi super tannici e dal gusto omologato che per goderti dovevi mangiarti un chilo di bagna càuda, adesso vanno le spremute di uva, quelli che piacciono anche alle ragazze, senza manipolazioni e senza aggiunte. Vini che sanno di territorio, vini con una storia, con l’anima, vivi, vibranti e emozionanti, in due parole: vini naturali.
Anche su questo Zeno Market sta sul pezzo e ha una selezione che fa invidia a tutta la zona, uno scaffale intero dedicato ai vini naturali, una “enoteca naturale” sia per gli amanti del genere, che per chi vuole affacciarsi a questo mondo. Anche in questo caso, i vini naturali sono già un must tra i regali per il Natale 2020.
E se ormai i cesti natalizi tradizionali sembrano arrivati in ritardo dagli anni ’80 per colpa delle Poste, quelli di Zeno sembrano arrivati dal futuro.