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Santomanifesto: i poster di Roma che i turisti non vedranno mai

Avete presente quando siete nel traffico, e tra un’imprecazione e l’altra, proprio mentre state per decidere di lasciare Roma per sempre e aprirvi un chioschetto a Santo Domingo, a un certo punto rimanete folgorati, come illuminati sulla via di Damasco, anche se state sulla Magliana.

Vi appare davanti uno di quegli sprazzi di bellezza nascosta di Roma, non quella da foto coi centurioni, da bangla coi rosari o camioncini con l’acqua a 3 euro. Quella Roma che il giapponese non conosce e che su Instagram non ha foto di influencer sul geotag. 

Non è la Roma segreta dei tour di Roma segreta, come la cupola di Sant’Ignazio dove ormai c’è più gente che alla Bocca della Verità. Roma veramente segreta, inedita, preziosa, underground. Questa Roma hanno deciso di raccontarla i ragazzi di Santomanifesto, un progetto tutto Romano che produce poster molto fichi in cui appaiono luoghi di Roma “0 mainstream”.

Il primo poster romano: la torre piezometrica di via Giolitti. Voi direte “e quale diavolo è?”, per dirla alla romana, è quella dietro stazione Termini prima di girare per San Lollo, dove c’era il murales di Geco (ecco, Santomanifesto ha proprio il mood underground di Geco). Un posto pazzesco di cui noi romani non ci vantiamo, a Milano ci farebbero un hotel a cinque stelle. Che poi che vuol dire torre piezometrica ce lo siamo andati a cercare, “serbatoio utilizzato negli schemi acquedottistici come riserva d’acqua e per ottenere pressione”. Ovviamente Wikipedia.

credit photo: Twitter

Il secondo: LA TANGENZIALE. Stavamo cercando le parole adatte per descrivere questo posto mitico che appartiene a tutti noi: La Tangenziale Est, poi siamo andati sul sito di Santomanifesto e non potevamo descriverlo meglio: “questo serpente in cemento armato che si insedia nei palazzi tra San Giovanni e San Lorenzo, in un’atmosfera rarefatta, metafisica, decantata dal caos e dal trambusto del traffico”. Aggiungiamo noi “e dalle multe dopo le 23”. 

credit photo: Italiasera

Questi due simboli della Roma infrasettimanale, e non di quella del weekend, sono i protagonisti dei poster di Santomanifesto, che immortalano le opere di Mauro Reggio, uno di quei cantori di Roma che rappresenta il “Nuovo Impero Romano”, quello attuale e culturale. Racconta la città con le sue opere che la glorificano nelle sue forme più originali, essenziali e autentiche. Posti tipo il Mandrione, Ponte Flaminio o il Palazzaccio.

L’unione di Mauro Reggio con Santomanifesto è stata un allineamento di pianeti, che ha permesso ai romani di avere in casa delle vere opere d’arte a prezzi accessibili. Oltre a rivalutare l’arte del manifesto, a rilanciare quella combinazione di parole e immagini che non è mai passata di moda.

Oltre alla “linea romana” Santomanifesto ha anche altri poster molto fichi, dedicati all’arte, alla propaganda, alla musica o all’architettura. Un bel progetto, nato a Roma, da romani e che racconta Roma. Non poteva non piacerci.

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