Prima atleti, poi startupper. Per un numero sempre maggiore di sportivi, la fine della carriera coincide con l’inizio di un altro percorso professionale, spesso rivolto all’imprenditoria. Tuttavia, il passaggio dal mondo dello sport a quello aziendale, anche laddove ci siano le idee giuste e le competenze, è spesso molto complicato. Per supportare progetti di questo tipo si è svolto, negli scorsi mesi, il percorso di formazione e sviluppo Digital & Entrepreneurship in Sports, lanciato dalla media company austriaca SKS365, tramite il suo Training Program, e la società di venture capital LVenture Group. Gli atleti che hanno formato la classe della prima edizione del programma sono stati presentati nell’hub romano di LVenture.
Gli atleti Andrea Fontanella, Carlotta Oggioni, Giulia Paolillo, Luca Alpozzi e Sonja Percan hanno presentato Sponsorboom, un progetto che punta a colmare il gap esistente tra l’offerta e la domanda di sponsorizzazione nello sport professionistico e dilettantistico. Il cestista della Pallacanestro Trieste, Andrea Coronica, ha portato sul palco Morbin, un’app dedicata all’allenamento personalizzato e alla riabilitazione con un approccio science-based. Coronica ha sviluppato l’applicazione insieme a un team composto anche dai calciatori Manuel Pascali e Stephen Makinwa e dal cestista Stefano Bossi.
Hanno realizzato un’app anche i pallavolisti Giulio Alberto Silva e Nicola Sesto, Marco Ponteri, e il karateka Rabia Jendoubi. Si tratta di Travel Sport, dedicata a ottimizzare l’esperienza degli appassionati di eventi sportivi, che ogni anno viaggiano e vanno in trasferta per seguire i propri atleti preferiti. Infine, una squadra formata dai pallavolisti Andrea Radin, Daniele Postiglioni e Giorgio Barbareschi e dalla fondista Lara Peyrot, ha presentato Sport2Work. Una piattaforma personalizzata per definire il miglior percorso di formazione per gli atleti, in base alle loro soft skills e fornendo percorsi di tutoring e mentoring, corsi di formazione online e stage in aziende.
Obiettivo principale del programma è quello di riuscire a integrare le capacità degli atleti, come l’abitudine alla competizione e lo spirito di squadra, con le competenze strategiche e tecniche necessarie per avere successo in campo imprenditoriale e nella digital economy, uno degli ambiti più importanti in ottica della nuova normalità post pandemia.
“Il programma ha dato la possibilità di esplorare le connessioni, oggi sempre più presenti, tra lo sport e la digital economy”, ha dichiarato Antonella Zullo, Head of Open Innovation di LVenture Group. “I progetti presentati, sviluppati grazie alla collaborazione con il Training Program di SKS365, al lavoro del team di Open Innovation di LVenture e dei mentor coinvolti, rispondono a nuovi bisogni di diversi stakeholder del mondo dello sport. Una conferma di come il digitale possa aprire nuovi scenari formativi“, prosegue Zullo. “Di crescita professionale e di business, in un settore che si sta aprendo all’innovazione e sempre più di grande interesse per le corporate”.