Five Guys ci insegna che se sogni di aprire un locale nella città più bella del mondo non devi mollare: correva l’anno 2019, prima del Covid, quando la catena statunitense di fast food, un po’ come un regalo di Natale anticipato, aveva fissato l’apertura nella Capitale per il 16 dicembre.
Poco dopo, però, quando ci vedevamo già assaporare uno dei loro panini vicino a Fontana di Trevi, precisamente in via della Stamperia, la terribile notizia che, per varie incombenze, la seconda sede italiana (quella di Milano ha aperto nel 2018 in Corso Vittorio Emanuele II) era rimandata a data da destinarsi.
Qualcosa, però, quest’estate è cambiato e finalmente se ne è ricominciato a parlare: per prima cosa una location molto diversa rispetto alla iniziale Fontana di Trevi; che McDonald’s cominci a tremare perché alla stazione Termini avrà un nuovo nemico. Che poi perché ci attrae tanto Five Guys?
Sarà il ricordo dei primi viaggi in Inghilterra dove ci cibavamo solo di quello e anzi ti sentivi molto cool perché tu a differenza degli altri eri un uomo di mondo e conoscevi altri posti oltre al Mc o al Burger King, fatto sta che già da quattordicenni, pur inconsapevolmente, avevamo capito tutto: 15 condimenti che si possono pure mettere tutti insieme per assicurarsi una sazietà di due mesi, dai funghi ai pomodori scottati, per un totale di poco più di 250mila combinazioni di condimenti per i panini, per non parlare della qualità della carne e della sua cottura, considerata un momento sacro. Non parliamo poi delle loro fries, la fine del mondo.
La parola d’ordine di Five Guys, nonché loro arma segreta? Freschezza. Qui non esistono congelatori, soltanto frigoriferi.
Anche qui, un po’ sulla scia dell’Antico Vinaio e la sua nuova sede a Roma, evidentemente piace ad entrambi tenerci sulle spine tanto che la notizia bomba è stata sganciata ma senza annunciare la data ufficiale di inaugurazione.
Photo credit: Brighton Marina
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