La sua lavagna all’ingresso con le frasi inspirational è diventata parte dell’immaginario collettivo romano. Il Singita ormai a Roma è quello che si dice “un’istituzione”, ormai da più di dieci anni è simbolo del litorale romano e tempio della “dolce vita” marittima capitolina.
E se a Roma è un simbolo, anche in Italia è un punto di riferimento, il Singita ha infatti vinto gli Oscar degli stabilimenti balneari, il concorso “Best Beach”, ormai da 6 anni assegnato da Mondo Balneare, portale di turismo marittimo, alle migliori attività in riva al mare, quelle più innovative come design, ristorazione e servizi.
“Singita ha creato un nuovo modo di vivere la spiaggia – recitano le motivazioni di Mondo Balneare – fatto di libertà, emozioni, intrattenimento e tutela dell’ambiente, riuscendo anche a reinventarsi in questo complesso periodo pandemico, senza snaturarsi. Attraverso suggestivi rituali come il gong al tramonto, le selezioni musicali adatte a ogni momento della giornata e i contenuti artistici di qualità tra pittori, scultori, fotografi e performer, Singita riesce a trasformare ogni giorno una semplice giornata al mare in un sogno”.
Il gong al tramonto, la citazione che serve a capire quanto un rito piuttosto semplice sia stata un’intuizione, oltre naturalmente a tutto il resto, renda unico un posto. Un’idea peraltro esportata a Ravenna e a Malta, dove sono gli altri Singita.
Spesso non serve chissà cosa per rimanere impressi nella mente delle persone e per offrire esperienze uniche, non serve essere il Twiga ma solo avere buone idee.
Photo credit: Sunrise Su