C’è un incubo che da qualche anno assale i ristoratori romani, soprattutto dopo il Covid. No, non sono le chiusure a intermittenza, neanche il montaggio della pedana per i tavoli fuori, e nemmeno i posti limitati al chiuso. A questi problemi può esserci una soluzione: il delivery.
Ma proprio nel delivery, che potrebbe svoltare la vita a molti ristoranti, c’è il più grande problema: i rider. Per i ristoratori è difficilissimo trovarli e trovare quelli giusti. Chi non vuole affidarsi completamente alle piattaforme come Just Eat o Deliveroo, evitando di dover dare loro quasi il 40% del valore degli ordini, ha necessità di avere a disposizione rider per gestire personalmente gli ordini, ma più della gestione il problema è la ricerca.
I rider non si trovano, sono creature mitologiche, tipo il Minotauro e Polifemo. All’inizio della ricerca i ristoratori partono ottimisti, per poi scendere in una disperazione catatonica con il passare dei giorni.
Quando si comincia a cercare, partono nell’ordine:
- chiamate agli amici: “Senti, ma a tuo figlio va di fare un lavoretto?”
- indagine tra i dipendenti se hanno amici o fratelli
- annunci serissimi su LinkedIn
- annunci disperati sui gruppi Facebook
- il proprietario diventa il rider
La verità è che non c’è mai stato un “Amazon dei rider”, un aggregatore, una piattaforma che permettesse ai rider di candidarsi e ai ristoratori di trovarli. Un vero e proprio marketplace dei rider.
Non c’è mai stato fino a quando, qualche mese fa, a Roma è nata Riders, l’app (romana, modestamente) che matcha rider e ristoratori.
Riders funziona in maniera molto semplice, ci si iscrive come rider o ristoratore. I rider compilano il proprio profilo, guardano gli annunci dei ristoratori e propongono le candidature, dopo aver inserito il veicolo con cui lavorano. Se ci si iscrive come ristoratore invece si aggiunge il proprio ristorante e si crea l’annuncio in cui si cerca il rider.
In questo momento sappiamo già che i ristoratori che stanno leggendo sono già sull’App Store a cercare l’app Riders, magari dopo aver esclamato un “non ci credo” ripensando all’incubo che ha rappresentato la ricerca dei riders negli ultimi mesi.
Riders è una svolta anche per chi sta dall’altra parte, chi ha un motorino, una macchina, una bici o anche un monopattino e vuole un lavoretto da poter gestire e che paga bene. Chi vuole fare il rider per arrotondare o chi vuole avvicinarsi al mondo del food delivery.
Se siete ristoratori e state perdendo i miliardi di delivery perché non trovate un rider, oppure siete ragazzi alla ricerca di un lavoretto, scaricate Riders e trovatevi risolvendo uno il problema dell’altro.