Già da qualche anno non era più lo stesso, per frequentazione, per atmosfera, perché il mondo è cambiato e perché anche i Parioli sono cambiati.
Fatto sta che il Panamino rappresentava comunque ancora un tempio del pariolismo, e chiunque ci ha passato gli anni migliori della propria vita ancora si affacciava, ogni volta che passava di lì, a vedere com’era cambiato quel posto in cui aveva trascorso migliaia di ore.
Il Bar Euclide, il Caffè delle Muse, il Parnaso, il Cigno e il Panamino. Sono stati questi i posti dove gli adolescenti ormai trentenni di Roma Nord e in particolare dei Parioli sono cresciuti.
Il Panamino era un punto di ritrovo per tutti, per darsi appuntamento, far partire la serata, raggruppare gli amici, far partire la processione di macchinette e motorini. Chi è cresciuto a Roma Nord lo sa.
Uno dei posti dove nascevano le storie d’amore, le amicizie, dove si faceva sega a scuola, dove si facevano le feste la sera e dove prendevi i caffè e ti raccontavi le serate del giorno prima.
Adesso il Panamino non c’è più, e probabilmente non ci sarà mai più. Erano cinque anni che il Municipio spingeva per farlo chiudere per colpa di permessi mancanti. Qualche giorno fa hanno messo i sigilli. Con il Panamino se ne va un pezzo di storia dei Parioli, e anche un pezzo di quell’identità che già da qualche anno si sta dissolvendo.
Photo credit: Umberto Cao