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Ostiense come il Coachella, torna Videocittà, uno dei festival audiovisivi più importanti del mondo

Si, che poi forse il titolo è sbagliato, primo perché il Coachella si svolge in un qualsiasi Polo Club californiano e non nell’area di archeologia industriale più grande d’Europa, cioè il Gazometro. Il “terzo Colosseo” di Roma, dopo quello dei gladiatori e quello quadrato.

Secondo perché Videocittà è alla sua sesta edizione e tutte e 6 sono state un successo sempre più grande, diventando uno dei festival audiovisivi più importanti al mondo, mentre il Coachella, dopo la prima edizione del ‘99, andò così male che fu interrotto e ripreso nel 2001. 

Immaginate di stare nella spettacolare area industriale di Ostiense e poter ammirare un’opera immersiva site specific proprio dentro al Gazometro, firmata da autori internazionali e con il sound design di MACE. Poter partecipare a una rassegna di videoarte in collaborazione con il MAXXI, seguire talk con i The Jackal, ballare con i live e dj set di The Blaze, Dixon, Lyra Pramuk, Bawrut, Ginevra, Elasi e altri. Assistere a un video-mapping in onore del decennale della scoperta del Bosone di Higgs, stupirsi davanti ad AV performance e guardare cortometraggi in realtà virtuale.

Tutto questo è quello che succederà dal 13 al 16 luglio al Gazometro durante Videocittà, l’anno scorso ci sono state 15 mila presenze, quest’anno se ne aspettano ancora di più. Il tema di quest’anno sarà la Transizione.

Saranno quattro giorni di arte pura, tra creazioni immersive, videoarte, talks, live musicali e AV performance. Si comincia con la mega opera Mater Terrae, dello studio internazionale Sila Sveta, che riempirà il cilindro grande del Gazometro di proiezioni video in un’esperienza immersiva indimenticabile, con la musica di Mace di sottofondo.

Nel cilindro più piccolo ci saranno i live e dj set degli artisti internazionali, come The Blaze, direttamente dal Coachella con la loro musica house, o le arti digitali di Dixon.

Tra le altre cose ci sarà anche Futura, una mostra collettiva di artisti nazionali e internazionali di arte digitale e motion graphic contemporanea, attraverso opere di tipografia cinetica.

E poi ancora live performance audio-video in cui un avatar digitale farà riflettere lo spettatore sugli scenari futuri dell’AI, oppure un rassegna dedicata alla Videoarte, e ancora talk, rassegne, proiezioni, approfondimenti culturali. 

Più che un festival un luna park dell’audiovisivo e dei linguaggi digitali, tra architettura, arti digitali, tecnologia e scienza. Da ieri sono online su DICE (qui il link) ci sono i biglietti Early Bird a partire da 30 euro per tutti i giorni del festival, dal 31 costeranno da 40 euro in su, o si potranno acquistare i daily pass a partire da 15 euro. Un regalo considerando la portata dell’evento. Un festival europeo, internazionale, all’avanguardia, ma con costi “da osteria”. A Milano dovresti aprire un mutuo. Questa invece è Roma.

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