Una storia magica, surreale, fiabesca, come ogni estate, soprattutto quando si è ragazzi. E cosa c’è di più fantastico che scoprire una villa abbandonata, con una piscina enorme e uno squalo dentro.
È la storia, tra leggenda e realtà, del nuovo film dei produttori di Lo chiamavano Jeeg Robot e Freaks Out, in particolare Gabriele Mainetti che di questa sceneggiatura, premiata con il premio Solinas, si è innamorato.
Si chiama Denti da Squalo, ed è un po’ un E.T. alla romana, un po’ spielberghiano, un po’ Stranger Things, molto mainettiano.
Racconta la storia di Walter, 13enne di Ostia che ha appena perso il padre (Claudio Santamaria) e che vagando senza meta per il litorale si imbatte in questa villa abbandonata. Scoprirà che la villa non è incustodita e che dentro la piscina c’è uno squalo. Si, uno squalo vero.
Da qui l’estate di Walter, e forse anche la sua vita, cambierà per sempre, iniziando un viaggio fantastico che lo porterà a conoscere persone speciali, stringere amicizie, affrontare situazioni per lui inedite, crescere velocemente.
Un film che appartiene al filone del realismo magico, un po’ biografico, un po’ fantascientifico. E pensare che una leggenda intorno alla piscina di una villa con uno squalo dentro c’è davvero e neanche troppo distante da Ardea, luogo in cui è ambientato il film. “La villa dello squalo” è a Lavinio, una villa abbandonata con l’edificio a forma di pinna di squalo e una piscina divisa in due da una gabbia. Chi ha bazzicato Lavinio, soprattutto da adolescente, conosce bene sia la villa che la leggenda, non si è mai capito quale fosse il legame con la realtà.
Denti da Squalo è invece girato tra Ostia, Ardea, Tor San Lorenzo, Fiumicino e altri posti del litorale romano, a un certo punto appare anche il maritozzaro. Anche per questo è un film imperdibile per noi romani. Anche perché nel cast ci sono Claudio Santamaria, Virginia Raffaele e Edoardo Pesce, tre icone di romanità.
Noi l’abbiamo visto in anteprima, Denti da Squalo è un’ora e mezzo di viaggio magico tra i ricordi dell’adolescenza, della libertà che si sente addosso durante l’estate, della curiosità, della scoperta, della crescita personale, a qualsiasi età. Voi che non siete The Roman Post potrete vederlo al cinema dall’8 giugno, chi di voi invece è interessato a partecipare alla prima, il 5 giugno alle ore 21 al Giulio Cesare di Roma, ce lo faccia sapere che abbiamo qualche invito per i nostri lettori.
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