Roma, anni ’80. Le luci soffuse dei lampioni scoloriscono nei vicoli di una città in fermento culturale. Qui, nel cuore di una città sospesa tra antichità e modernità, emerge la figura di Dino Ignani, fotografo che è riuscito a catturare l’essenza di un periodo di profonda transizione, immortalando una Roma cupa e magnetica.
La sua Roma non è quella delle cartoline turistiche, ma un luogo in cui si respira il senso dell’inquietudine esistenziale. Le fotografie in bianco e nero di Ignani sono un tuffo nel passato, ma non quello nostalgico o consolatorio. Sono immagini in cui cattura l’essenza dei giovani che popolavano la vita notturna romana degli anni ’80, specialmente legata alla scena dark. Questo movimento, nato dopo il punk, si caratterizzava per un’estetica predominante in nero e un look che esprimeva una vera e propria attitudine, dove abbigliamento, accessori, acconciature e make-up giocavano un ruolo centrale.
Dino Ignani ha dato forma alla “Dark Rome”, la Roma oscura degli anni ’80, rivelando un lato della città che in pochi hanno osato guardare, e ancor meno hanno saputo raccontare. E oggi, le sue foto rimangono come testimonianza di quel periodo, come frammenti di un sogno decadente, che continua a ispirare e affascinare.
Ignani ha documentato questo fenomeno nei club e locali romani, creando un archivio di circa 500 immagini in bianco e nero, che evocano il linguaggio della moda ma restano fedeli a un progetto personale.
Una selezione di 200 di questi scatti ha vinto il bando PAC 2022-2023, ed è ora parte delle collezioni permanenti del Museo di Roma in Trastevere. Oltre a Dark Portraits, la mostra include altre opere degli anni ’80 che ritraggono una Roma notturna e periferica.
Tra i soggetti immortalati da Ignani ci sono poeti come Dario Bellezza e Patrizia Cavalli, così come figure emblematiche della cultura LGBTQ come Porpora Marcasciano e la musicista Diamanda Galás. Le opere di Ignani furono esposte per la prima volta nel 1985 e il progetto verrà celebrato con la pubblicazione del libro Dark Rome 1982-1985, che racconta l’intensa e affascinante scena culturale della Roma di quegli anni.