Connect with us

Hot

La nostra serata sul red carpet, più politici che artisti e Valeriona nazionale

Photo credit: https://www.ilmessaggero.it/spettacoli/cinema/festa_del_cinema_roma_red_carpet_berlinguer_elio_germano_film-8419575.html

Che Roma non sia Venezia lo si capisce già dal fatto che le star non arrivino sul Riva ma su una Fiat 600. Che poi “star” è un parolone, visto che l’unica vera star internazionale (negli anni ’90) è Laetitia Casta.

Proseguendo il paragone con Venezia, se in laguna c’era Lady Gaga, da noi c’è Achille Lauro, se su c’era Tilda Swinton, da noi c’è Anna Foglietta, per Nicole Kidman c’è Lunetta Savino, per Brad Pitt c’è Lino Guanciale, per Cate Blanchett Valeria Marini, per Jude Law Biascica (Paolo Calabresi).

Ad accogliere tutti, cantanti, attori, showman ma soprattutto suoi colleghi, c’è Roberto Gualtieri, all’ingresso del red carpet a fare il padrone di casa con la sua faccia bonaria, accanto al neo presidente della Festa del Cinema di Roma, Salvatore Nastasi.

L’atmosfera è la stessa degli anni scorsi, il Festival di Roma quando è nato nel 2006 con Veltroni ha avuto uno slancio emotivo di novità, quell’anno come ospiti c’erano davvero Nicole Kidman, Leonardo di Caprio e Sean Connery.

Si parlava di “oscurare Venezia” polemizzando per le date così ravvicinate. E invece non è mai decollato, è rimasto sempre in un limbo incompiuto di grande ambizione. E ormai ha quasi vent’anni.

E anche sul red carpet ieri c’era quell’area un po’ da “vorrei ma non posso”, un po’ da “volevo essere invitato a Venezia”, anche se il rosso del tappeto un po’ di glamour lo mette sempre, gli artisti stringono le mani come i politici e i politici si vogliono sentire un po’ artisti. 

Si, perché alla fine siamo a Roma, la città della politica, e sono i politici a dominare il red carpet. Ci sono Boccia e la De Girolamo che arrivano trafelati e quasi laterali, da Firenze arriva un po’ impacciato Nardella, per lui si che sembra Venezia, poi il predecessore di Giuli (assente ingiustificato), Dario Franceschini, c’è anche l’immancabile Rutelli, ovviamente anche Walter Veltroni, che questo Festival l’ha creato da politico, per poi diventare un’artista.

Elegantissimo Nichi Vendola saluta affettuosamente Gualtieri, la Boschi irriconoscibile poiché dimagrita e ringiovanita, accompagnata dal suo cavaliere Giulio Berruti. E poi ancora Gasparri, come al solito tra lo scocciato e il divertito.

Prima del red carpet c’è un altro immancabile, Enrico Lucci, artefice di un siparietto tra la sua preda preferita, Valeria Marini, e il sindaco. Alla fine del red carpet invece c’è la cavea dove varie file di fotografi chiedono pose e rubano scatti.

Lì Verdone come sempre impacciato si fa fotografare quasi controvoglia, ma meno controvoglia sicuramente di Elio Germano, protagonista del film su Berlinguer che apre il festival, lui veramente non nasconde di avere l’allergia a questo tipo di situazioni. Achille Lauro si sbizzarrisce in pose talmente spinte dal risultare quasi cringe, Giuliano Sangiorgi si esibisce nel suo look uguale da quando cantava “Estate”.

La vera star del Festival è la struttura meravigliosa dell’Auditorium, dominante dall’alto con i suoi enormi padiglioni in ferro. Il resto sono figuranti, anche perché i veri vip non stanno certo a farsi far le foto in abito per finire su Vanity Fair, stanno a pochi metri, negli attici dei Parioli, a disquisire dei satelliti di Elon Musk mangiando la cena preparata da Consuelo.

Comments

comments

Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ecco tutte le foto rubate ai vip (compresa Emily Ratajkowski)

Junk

Il dizionario del dialetto romanesco

Hot

I Caraibi a due passi da Roma

Coolture

La voce delle donne crea stanchezza nel cervello degli uomini

Junk

Connect