Di Carlo Alberto Camillo Mariano Salustri – Se seguissimo alla lettera tutto quello che propone Roma fa schifo, vivremo in una grigia città sovietica. Magari sarebbe tutto ordinato e pulito, ma sarebbe un città in cui un cittadino avrebbe paura di muoversi. Ci sarebbe un clima dittatoriale, con una caccia continua a chi è fuori posto, a chi esagera, a chi infrange anche la più piccola regola. E invece forse è proprio questa la bellezza di Roma, una bellezza unica che oltre a passare per la sua storia passa anche per la sua attualità. Per la sua gente, approssimativa ma che se la cava sempre, un posto dove sembra non funzionare niente e invece alla fine fila tutto. Un’amica di Varese quando venne a Roma si meravigliò che qui “sembra tutto fatto male ma invece non potrebbe andare meglio”.
Insomma, quello idealizzato da Roma fa schifo, sarebbe un regime assolutamente antidemocratico e soprattutto antiromano. In fondo anche gli antichi romani, quelli che conquistarono tutto il mondo conosciuto all’epoca. Anche loro erano caciaroni, approssimativi, sembravano superficiali ma in realtà avevano tutto sotto controllo. Un po’ come oggi, in duemila anni i romani non sono cambiati di una virgola. Prima c’era il traffico di carrozze, adesso le file di auto. Prima c’erano gli imbuti al Colosseo, adesso allo Stadio Olimpico, cambiano i dettagli. Anche prima c’era sicuramente gente che diceva che Roma faceva schifo, ma nessuno li stava a sentire.
Quella di Roma fa schifo è una pagina all’insegna dell’estremismo dell’ordine, manco Hitler assieme al suo fido capo delle SS Himmler arriverebbe a tanto. Il gestore della pagina, Massimiliano Tonelli, ama esortare il comandante della Polizia Municipale Raffaele Clemente a una repressione a suon di multe, come se fosse in atto una guerra. Colui che infrange il codice della strada quindi non solo si deve beccare una multa salata, ma deve anche essere messo alla gogna mediatica sui social. Un modello di educazione antico, arcaico. Come il padre che prima picchia il figlio, e poi lo umilia.
Il paradosso poi è che Roma fa Schifo fa paragoni con le altre città. “Guardate Madrid, guardate Londra! Posti più civili!”. Saranno senz’altro posti in cui i servizi pubblici, la pulizia e le infrastrutture funzionano meglio, ma caro admin di Roma fa schifo, quelli sono posti dove sono nati e cresciuti artisti come Banksy, come i TNT, che tu metteresti immediatamente alla gogna sulla pubblica piazza. E sono città che hanno anche i loro problemi, gli stessi che vive la città di Roma.
Roma, come Londra e come Madrid, è una grande metropoli, città con milioni di abitanti. E allora tra le strade del centro, così come nella fermata metropolitana del lussuosissimo quartiere londinese Holland Park si può trovare un sorcio che scorrazza libero a pochi metri dall’uomo. Non è certamente bello, e andrebbe evitato, ma purtroppo è un problema che esiste dai secoli e in tutte le civiltà, antiche e contemporanee. Roma, fondata nel 753 a.C., ne ha viste tante, ha resistito a tutto, per questo si chiama “città eterna”. Nonostante la sua superiorità storica, è sempre stata una città cosmopolita e tollerante. Sempre. E soprattutto nei momenti più bui e più grigi, nessuno si è mai permesso di dirle che fa schifo. Potete pure continuare a dirglielo, tanto la sua forza le impedisce di offendersi. Anche per questo, Roma non farà mai schifo.
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