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Roma

A Via Condotti non vogliono Marino. “Qui non e’ gradito”

Di Gerardo Navarro – La città continua a manifestare il proprio dissenso nei confronti del sindaco Ignazio Marino. L’ultimo schiaffo arriva proprio dalla zona dove l’operato del primo cittadino si è concentrato di più, il centro storico. Via Condotti è la strada più importante all’interno del Tridente, per la presenza delle boutique del lusso. Qui si fanno gli acquisti seri, quelli da millate di euro. A un mese esatto al Natale, a differenza di altre zone di Roma rimaste al buio per colpa della crisi, qui tutto è ormai pronto per accendere le luminarie firmate Bulgari. Qualcosa però non rispecchia il caratteristico e tradizionale clima natalizio: i proprietari dei negozi del lusso infatti sono in piede di guerra contro Ignazio Marino.

“La presenza del sindaco non è gradita. Ed è meglio che non si faccia vedere – dice Gianni Battistoni, presidente dell’associazione via Condotti e proprietario dell’omonimo negozio – Lo scontento è diffuso e non vorrei fossimo costretti a chiamare le forze dell’ordine per i tanti che ci sarebbero a contestarlo. Invece, per noi l’illuminazione della strada è da sempre un momento di gioia, di condivisione. A voler essere generosi, diciamo, che non vogliamo mettere Marino in difficoltà…”. Quindi per la prima volta un sindaco di Roma potrebbe mancare il tradizionale evento.

E come sono saltati molti collegamenti con il centro storico, così sono saltate le comunicazioni tra i commercianti e il Campidoglio. Battistoni aggiunge: “Da quando è scattata la nuova Ztl nel Tridentino, c’è stata l’interruzione di qualsiasi comunicazione anche con i vari assessori Leonori e Improta. Tanto non abbiamo più interlocutori, che l’altro giorno ho dovuto chiamare la soprintendenza per bloccare la messa a terra su via Condotti di un occhio elettronico, stile autostrada. Un aggeggio orribile su una strada del 700? Roba da matti”.

La situazione è davvero grave. E le parole trovano riscontro anche nei numeri: un sondaggio commissionato dalla Confcommercio dice che 9 negozianti su dieci in periferia bocciano Marino, mentre sono 8 su dieci quelli del Tridente che non lo possono più vedere.

Anche nel Pd capiscono che così non si può più andare avanti. “Marino convochi un tavolo in Campidoglio con tutte le associazioni dei commercianti del centro e della periferia. La politica del muro contro muro non porta da nessuna parte. Dia un segnale di disponibilità a tutti quegli esercenti che ora sono sul piede di guerra e che chiedono di essere ascoltati”, afferma, in una nota, Stefano Pedica della direzione del Pd Lazio.

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