Di Giorgio Paradisi – A Roma è scoppiato “Romanzo Capitale”, così ribattezzato dai giornali, ormai sempre meno originali. Trentasette persone coinvolte tra politici, assessori, membri della giunta comunale, persone comuni, e pregiudicati. Tra i pregiudicati ce n’è uno in particolare che, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, era il capo incontrastato dell’organizzazione mafiosa. Il boss era un personaggio noto da molti anni sia alle forze dell’ordine che alle cronache: Massimo Carminati.
Forse il nome di battesimo non vi dirà niente, ma il soprannome sicuramente si: il Nero. Proprio lui, il Nero della banda della Magliana, il Nero di Romanzo Criminale. Personaggio affascinante e vincente nella serie tv che ha fatto impazzire per due anni romani e non. Il Nero dei Nar, dell’omicidio Pecorelli, della strage della stazione di Bologna, del calcioscommesse. Il Nero che veniva anche chiamato “Il guercio”, dopo che nel 1981 perse l’occhio sinistro in uno scontro a fuoco con i carabinieri al confine con la Svizzera, mentre cercava di espatriare clandestinamente.
Dopo una vita spericolata e criminale, Carminati sembrava ripulito, qualche anno fa si era aperto un negozietto che tutti a Roma Nord ricordano: Blue Marlin. Accanto alla gelateria Alaska, la botique vendeva pantaloni, maglioni, magliette e giacche di marca. Un negozio di moda americana, con uno stile molto apprezzato e di tendenza fra i ragazzi della zona. Un negozio piccolo, in legno, con gli esterni rossi e questo grande pesce spada (blue marlin appunto), come insegna. Anche se la parte delle vendite la affidava alla moglie, lui era sempre lì, seduto sulla sua scrivania sulla destra dell’entrata, che ti guardava con quell’occhio guercio e ti salutava gentilmente, sempre educato e affabile. A volte anche lui si occupava della clientela, e molto probabilmente se avete comprato qualcosa lì, ve l’ha venduta lui in persona.
Da due anni Carminati e la moglie però avevano chiuso l’attività, e il locale è tuttora inutilizzato. Cento metri prima c’è quello che, secondo gli inquirenti, era il centro logistico della banda, il distributore Agip di Corso Francia, quello di fronte a Pans per intenderci, dove ogni giorno si vedevano i macchinoni, Lamborghini e Ferrari, che andavano a lavare la macchina, e che ieri i carabinieri hanno chiuso. Il proprietario dell’Agip, Roberto Lacopo, è anche lui indagato nella stessa indagine di Carminati. Adesso il Nero è in carcere, dalle intercettazioni sembra che fosse lui il nuovo “Re di Roma”, un personaggio che si sentiva “intoccabile”, temuto e rispettato da tutti. Una vita sempre al centro di indagini e inchieste, spesso finite in un nulla di fatto, adesso è a Regina Coeli, vedremo se anche stavolta la passera’ liscia.