“L’11 settembre europeo”, questo il paragone che si fa in questi giorni riferendosi alla strage di Charlie Hebdo. Nulla a che vedere con le Torri Gemelle in termini di numero di morti, ma come attacco alla libertà l’attentato di Parigi è forse anche peggio. Due persone in assetto da guerra entrano dentro un giornale, un giornale, l’espressione più alta di cultura, libertà e modernità. Entrano e ammazzano tutti a suon di kalashnikov. Un colpo alla libertà, all’occidente, al mondo moderno. Proprio per questo i giornali, e in particolare i vignettisti di tutto il mondo, si sono scatenati a disegnare per condannare l’infame attentato di matrice islamica.
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