Di Sula Benet – Alla fine vince la Toscana, dopo anni di corsa alla legalizzazione trae le varie regioni, saranno i toscani a poter usufruire per primi della cannabis terapeutica. Proprio in questi giorni infatti in tutta la regione arriverà in tutte le farmacie la marijuana per i malati che ne hanno bisogno. Cosa serve per comprarla? Una semplice prescrizione del medico di famiglia.
Ebbene si, sembra assurdo e irreale ma anche l’Italia, finalmente, c’è arrivata. La legge toscana per la verità è di due anni fa, ma solo a settembre sono state approvate le delibere attuative che ampliano la rosa delle patologie e semplificano le procedure. In questi giorni, ultimo atto prima del passaggio alla pratica, verranno approvate dalla commissione Sanità piccole modifiche tecniche. E così si darà il via definitivo alla vendita libera in tutte le farmacie, anche quelle pubbliche.
L’altra svolta storica della legge toscana è la coltivazione in sede, senza quindi dover comprare più l’erba dall’estero a caro prezzo. Si potrà infatti utilizzare l’erba coltivata e incapsulata negli stabilimenti dell’Istituto chimico militare di Firenze. Cannabis terapeutica di Stato, secondo l’accordo firmato a settembre dalle ministre Lorenzin (Salute) e Difesa (Pinotti). Le serre sono già pronte, entro l’anno si piantano i semi. Per adesso i barattolini di infiorescenze (il Bediol) arriveranno dall’Olanda, molto buoni ma anche molto cari.
E così l’Italia arriva anche lei alla soluzione più logica del problema. Una soluzione che negli Stati Uniti hanno raggiunto già da qualche anno. La marijuana medica è infatti ammessa in 18 Stati e fra poco lo sarà in altri 10. Il commercio della cannabis terapeutica negli USA è un business da miliardi di dollari. Anche in Italia può diventarlo. Secondo Coldiretti “la coltivazione permetterebbe di uscire dalla dipendenza dall’estero e avviare un progetto di filiera nazionale con potenzialita’ enormi sul piano occupazionale oltre che per il vantaggio dei malati”.
Nel nostro paese, dopo la Toscana, altre sette regioni sono pronte a dare una svolta al progetto. Per rendere addirittura gratuiti i farmaci a base di cannabinoidi. In Toscana il merito va quasi tutto a Paolo Pini, responsabile del servizio di terapia del dolore all’ospedale di Pisa: “È un grande risultato. Servono da 30 a 120 euro al mese per il farmaco necessario in tante situazioni, ad esempio più efficace l’azione di altri antidolorifici e diminuire gli effetti collaterali”. Infiammazioni, artrite reumatoide, spasmi, traumi cerebrali, glaucoma, nausea, sclerosi multipla. I malati di tutte queste malattie possono esultare, la cannabis medica in Italia è finalmente diventata realtà.