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Roma

50 mila multe annullate, il fallimento dello Street Control

Di Luigi Pianciani – Doveva essere la svolta per i vigili, il sistema perfetto e infallibile con cui colpire quelli “da doppia fila”. E invece il famoso “street control” del Comune di Roma non ha fatto altro che ridicolizzare ancora di piu’ i “municipalotti”.

C’è da sei mesi ed è già un problema. Presentato come l’arma letale per le macchine in doppia fila, adesso rischia di diventare un boomerang enorme per tutti, chi l’ha voluto, chi l’ha usato, chi l’ha autorizzato. E in mezzo a questo fallimento totale gli unici che gioiscono sono i cittadini. Cinquantamila cittadini per l’esattezza, a cui probabilmente verrano tolte le multe. Il neocomandante dei vigili urbani, Raffaele Clemente, l’aveva spinto parecchio lo “street control”, ora è costretto alla ritirata. In queste settimana stavano partendo le notifiche dei verbali, e sono venuti a galla tutte le falle.

Innanzitutto nelle multe non si menziona il fatto che l’infrazione è rilevata da una telecamera, una telecamera che a quanto pare non è neanche tanto intelligente, visto che ha addirittura multato venti macchine in fila dietro un carro funebre. E sembra che le stupidaggini le facciano tutte e cinque le telecamere in dotazione alla Polizia Roma Capitale dal novembre scorso. Il sistema prevedeva che i marchingegni girassero per Roma, riprendendo i veicoli in doppia fila. Dalle foto partono le multe di 70 euro, per una stima di 30 mila verbali al mese. Un bell’introito, ben due milioni di euro al mese.

La cosa assurda e’ che le multe vengono fatte fidandosi ciecamente della telecamera, che non sa assolutamente se quella macchina ha contrassegni speciali, è guasta, è solo in fila, è col conducente dentro. E infatti un romano qualche giorno fa ha ricevuto una multa “Via Prenestina, sostava affiancato ad altri veicoli. Motivo della mancata contestazione: assenza del trasgressore”. Il cittadino è andato all’Ufficio Contravvenzioni e ha scoperto, lo “Street Control” lo aveva filmato mentre era in fila dietro un carro funebre. Quindi non solo non era in sosta vietata, ma era anche dentro la macchina. Patatrac.

Il Comune è nei casini, decine di migliaia di persone potrebbero chiedere informazioni sulle loro multe fatte dallo “Street Control”, perché i verbali non fanno alcun cenno dell’utilizzo della nuova tecnologia, a vedersi sembrano multe normali. Ed è in arrivo un’altra ondata di problemi, perché le telecamere erano in uso il 10 dicembre attorno all’Olimpico, durante Roma-Manchester City. La telecamera ovviamente non sapeva che durante le partite i parcheggi sono tollerati quasi ovunque, quindi fra qualche giorno i tifosi riceveranno le multe e si andrà incontro a una vera e propria rivolta.

“Il danno economico per aver compilato e spedito ai cittadini verbali che potrebbero essere contestati e annullati e’ enorme, e il falso ideologico per i vigili che, involontariamente, utilizzano l’apparecchio ma si limitano a fotografare le targhe dei veicoli senza accertarsi poi della presenza a bordo dei conducenti. Se sui verbali c’è scritto invece “non è stato possibile contestare l’infrazione per assenza del trasgressore” si commette un reato”. Questo il pensiero di Marco Milani, coordinatore romano dell’Ugl polizia locale. In pratica, il vantaggio di tempo dato dalle telecamere è totalmente annullato dal fatto che il vigile comunque deve controllare se c’è o no il guidatore, e se c’è o no l’infrazione. Insomma, lo Street Control sembra proprio una sola alla romana.

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