Di Umberto Tupini – Da mesi ormai al Fleming e’ caccia all’uomo. C’è un tizio che va in giro per il quartiere a fare foto alle macchine e ai motorini parcheggiati male, per mandarle via Twitter alla polizia municipale. Ricevuta la segnalazione, i vigili in pochi minuti vanno sul posto e fanno la multa. Ecco il perché della caccia all’uomo, migliaia di euro di multe solo per l’ispirazione fotografica di questo soggetto, e in un periodo così nero anche per il bel quartiere di Roma Nord, non ci sorprenderebbe se, una volta trovato, organizzassero un rogo pubblico a Piazza Monteleone di Spoleto.
I giustizieri misteriosi del traffico, ogni quartiere ne ha uno, al Fleming mancava. Zona in cui per definizione si parcheggia male, macchine in seconda fila, motorini sui marciapiedi, Suv parcheggiati per ore in curva con le quattro frecce. A Collina Fleming c’è di tutto, e il nostro giustiziere fotografa tutto, e twitta, manda, segnala. Quindi se siete del noto quartiere di Roma Nord e nell’ultimo periodo avete preso multe, e’ molto probabile che sia stato lui, il giustiziere del Fleming. E ancora più probabile se vi hanno fatto la multa in posti che ritenevate sicuri, posti in cui non ve l’avevano mai fatta, perché il nostro Paperinik scova tutte quelle infrazioni che a un vigile romano sfuggono, o su cui si chiude un occhio.
Lo stile del “servizio” offerto dal nostro amico è molto quello di “Roma fa schifo”, il noto blog che vorrebbe una Roma come Stoccolma e che non fa altro che denunciare fotograficamente il presunto degrado della capitale. Ecco, il nostro uomo assomiglia proprio a un seguace del blog. Il fatto strano è che di solito questi giustizieri sono anziani che, ormai in pensione e senza niente da fare, si dedicano a un’azione socialmente utile. Lui invece è giovanissimo, ma evidentemente non sfrutta a pieno la sua onnipotenza giovanile.
Ormai nel quartiere lo odiano tutti, una signora di via Bevagna ci racconta: “Quella spia va in giro a farsi gli affari degli altri, ignorando totalmente cosa c’è dietro a un parcheggio: un’urgenza, un accordo, una consuetudine. Io parcheggiavo sempre all’angolo del mio negozio, mai dato fastidio a nessuno, mai ricevuto una multa, nonostante i vigili ci passino spesso a controllare. Da quando questo fa le foto mi hanno fatto sei multe. Tutto il quartiere lo sta cercando”. In altri quartieri dopo aver scovato la “spia” hanno iniziato con le controffensive: a Monteverde hanno tappezzato il quartiere con le sue foto, a Roma Sud hanno iniziato a insultare a raffica su Twitter costringendo la spia a chiudere l’account. Per ora al Fleming si sono limitati a lasciare foglietti sulla macchina con scritto: “Fammela sta foto!! Cojone!!”.
La nostra redazione ha individuato chi è: nome, cognome, indirizzo, data di nascita. Ve li daremmo volentieri, insieme alla sua gigantografia, ma conoscendo il soggetto, andremmo incontro a una denuncia sicura. Ma noi per trovarlo non abbiamo fatto altro che une semplice ricerca su Twitter, precisamente dal profilo pubblico della Polizia di Roma Capitale. Infatti, cliccando su “Tweet e risposte” si trovano tutte le segnalazioni in tempo reale. Con un po’ di pazienza si trovano tutte quelle del Fleming che, guarda caso, sono fatte dalla stessa persona. Quello è il nostro uomo, il giustiziere del Fleming. Noi non possiamo dirvi altro, solo che dalle foto si vede che è molto “affezionato” all’incrocio tra via Città di Castello e via Città della Pieve, ma quello lo potete vedere da soli su Twitter. C’è chi lo vorrebbe insultare e chi gli vorrà stringere la mano. A voi la scelta.
Comunicato ufficiale
L’articolo non e’ in alcun modo un’istigazione alla violenza, e tantomeno un tentativo di esporre alle minacce il protagonista. Il pezzo si limita a raccontare in chiave simpatica il fenomeno dei “giustizieri” di Roma e in particolare quello del Fleming, senza alcun riferimento diretto alla persona in questione. Non abbiamo fatto altro che raccontare qualcosa che si trova pubblicamente su Twitter.
Ci dissociamo SEMPRE dall’istigazione alla violenza verso i nostri concittadini, il nostro obiettivo e’ solo di renderli edotti e partecipi di quello che li circonda. La nostra assoluta imparzialita’ e’ altresì confermata dall’ultima frase dell’articolo, in cui riserviamo al lettore il giudizio sui fatti.
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