Non c’è niente di più indicativo della reazione delle donne a FIFA. Da come le pischelle reagiscono al ragazzo che passa metà della giornata davanti a un videogioco di calcio si capisce come reagiscono anche a tutto il resto. FIFA può creare delle litigate infinite, piatti che volano, urla nel palazzo, ma può anche contribuire ad aumentare l’intimità nella coppia. Praticamente la formula è: dimmi come reagisci a FIFA e ti dirò chi sei.
10. La complice
E’ contenta che il ragazzo stia “a rota de FIFA”, quasi la compiace. La vede come una cosa fica, o spesso è semplicemente cotta di lui. Quando lui gli dice che la sera deve fare un torneo con gli amici, lei lo capisce benissimo, come se fosse un impegno di lavoro. Addirittura il giorno che esce il gioco lei glielo va a comprare, o per fargli una sorpresa, o perché lui non può. Da sposare.
9. La giocatrice
Sta fomentata peggio degli uomini. Spesso ha i fratelli che la facevano giocare da piccola. Gioca col veleno anche contro gli uomini, urla, rosica e se la prende col gioco. Sfida anche il ragazzo che, quasi sempre, la fa vincere. Prende sempre o la Roma, o la Lazio, o il Barcellona, il ragazzo si prende il Pescara o il Modena per compensare il gap.
8. La finta indifferente
Fa finta di fare finta di niente, vuole fare la moderna, quella aperta di mente. Fa finta di non curarsene, non dice nulla in nessuna occasione. In realtà gli rode il culo da morire, non fa altro che lamentarsi con le amiche e cerca su google cosa vuol dire se il ragazzo gioca a FIFA invece di stare con lei. Ma comunque non dirà mai nulla, fino alla prima litigata violenta quando gli rinfaccerà tutto urlando: “E poi tu stai sempre attaccato a quel giochetto di merda!”
7. La succube
Uno zerbino, ha capito che posizione occupa nel mondo del ragazzo. Ha capito che non ci può fare niente, e subisce il potere di FIFA senza dire nulla. Passa ore con gli amici di lui che ci giocano. A un certo pure quelle facce da culo gli chiederanno ridacchiando anche: “Vuoi giocare?” e lei risponderà con un sommesso: “No, grazie”. Spesso sta parecchio sotto al ragazzo.
6. La femminista
Lei invece non accetta la sua posizione. Non ha capito che non ci può fare niente. Non ci sta, non ci vuole stare. Vuole il Girl Power, “Potere alle donne”. Se fosse vissuta negli anni ’70 sarebbe un’attivista del femminismo. Non fa altro che rosicare, scrivere cose su Facebook contro gli uomini che giocano ai videogiochi e sbofonchiare a denti stretti diritti da rivendicare.
5. La menefreghista
A lei non gliene frega niente, il ragazzo potrebbe anche giocare alle carte dei Pokemon o al videogioco dei Teletubbies. Il fidanzato è quasi spiazzato dal comportamento, quasi vorrebbe che almeno un po’ gli rompesse i coglioni. A lei in generale non gliene frega un cazzo di quasi tutto quello che fa il ragazzo, figuriamoci di FIFA.
4. L’avvelenata
FIFA le ha rovinato la vita, lei odia più “quel videogioco” della donna con cui lui le ha messo le corna. Non lo può vedere, è una sfida personale. Gli fa gli attentati, fa cadere la Play Station, si siede sul cd, stacca i cavi mentre lui gioca. Alla fine, dopo 15 anni consecutivi di FIFA dei suoi vari ragazzi, andrà a raccontare la sua storia a un analista.
3. Quella che insulta
“Sei un coglione”, ce ne ha per tutti, non risparmia mai di dire quello che pensa sul suo ragazzo che gioca a FIFA. Quando arriva e lui sta con gli amici insulta pure loro. “Ma non vi vergognate? Siete degli sfigati!”. Hanno tutti paurissima perché li mette tutti in difficoltà. Il ragazzo non può farsi neanche una partita quando lei si addormenta, ha il terrore di svegliarla.
2. La fattona
Per lei potrebbe esserci anche una televisione spenta, non cambierebbe nulla. Sta fattissima sul divano e non capisce nulla. Anzi quasi è contenta che il ragazzo abbia le mani occupate perchè così gli fa fare le canne a lei. Guarda quello schermo con gli omini che si muovono verso il pallone, ebetizzata. A volte flasha anche che sia una partita vera.
1. Quella che fa domande
Capisce di FIFA quanto capisce di curling, e comunque non sta zitta un attimo. “Ma con quale tasto tiri?”, “Ma se tieni premuto che succede?”, “Non ci credo che stai giocando con un giapponese!”. Se sta da sola con il ragazzo, dopo un po’ lui per disperazione inizia a parlare con quel giapponese col microfono. Se c’è il gruppo di amici, dopo un po’ nessuno la sopporta più, e gli amici fissano come condizione che al prossimo torneo lei non ci dev’essere per nessun motivo al mondo.