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Mai piu’ cani in stiva: tutti in cabina con il padrone

La compagnia aerea americana Delta ha deciso che, dal mese di marzo, non trasporterà più cani in stiva ma li farà viaggiare direttamente in cabina insieme ai loro padroni. Troppi gli animali morti o scomparsi negli ultimi dieci anni a causa di questo sistema di trasporto, e la compagnia ha deciso di correre ai ripari. La rivoluzione ovviamente non riguarda quelli di grossa taglia, che però si potranno spostare assisiti da personale addetto alla loro sicurezza. Una scelta, quella di Delta, che va incontro alle esigenze dei padroni, dettata dal pieno rispetto dei diritti degli animali, e che probabilmente stimolerà i “competitors” a orientarsi nella stessa direzione.

In pratica, con Delta, alcuni animali di piccola taglia possono viaggiare in cabina con il passeggero (“carry on pet”), mentre per tutti gli altri è richiesto il trasporto con Delta Cargo (“Ship your pet with Delta Cargo”), che prevede particolari standard e misure per il trasporto degli animali. Dal 1 marzo 2016, gli animali domestici non ammessi in cabina dovranno essere spediti come merci con questo sistema. “Molti di noi in Delta sono amanti degli animali, sappiamo che sono importanti membri delle famiglie – spiega Bill Lentsch, senior vice president – airport customer service and cargo operations della compagnia – Questo cambiamento assicurerà un servizio di alta qualità e affidabile per gli animali domestici quando i loro proprietari sceglieranno di spedirli con Delta Cargo”.

Animali a bordo. Al momento, quasi tutte le compagnie aeree consentono il trasporto di animali, anche se non esiste una regolamentazione unica per l’accesso a bordo di cani e gatti, ovviamente a seguito del passeggero. Ogni compagnia di navigazione può stabilire la tipologia e le dimensioni del trasportino e il numero degli animali accettati in cabina, situazione che può comportare il verificarsi di veri e propri incidenti diplomatici: molti ricorderanno, ad esempio, il caso Alitalia, condannata per avere negato a un cliente, nel 2012, l’imbarco del cane, lasciati giù perché il volo era operato in realtà da AirOne, che non trasporta animali.

Quadrupedi e bipedi di taglia media o grande, solitamente, viaggiano nella stiva pressurizzata in gabbie rinforzate, e il trasportino deve per legge consentire all’animale di stare in una posizione comoda, di potersi girare e accucciare, deve essere ben aerato, impermeabile, resistente e sul fondo può essere presente un telo e/o altro materiale assorbente. L’animale non deve avere né guinzaglio né museruola e questi accessori non devono essere neppure lasciati all’interno del trasportino. Alcune compagnie, inoltre, non imbarcano cani sedati e cani e gatti brachicefali (ovvero con muso schiacciato), che hanno bisogno di più spazio per respirare.

Come si regolano le compagnie. Ma quali sono, nello specifico, le modalità del trasporto degli amici a quattro zampe delle varie compagnie? Innanzitutto, non tutte accettano ogni tipologia di animale, e quindi chi possiede serpenti, iguana, ragni o pappagalli è necessario che dia un’occhiata alla normativa interna prima di acquistare un biglietto.

Sui voli Alitalia, animali fino a un massimo di 10 chili, gabbia compresa, possono viaggiare in cabina, mentre quelli con un peso superiore devono essere sistemati in stiva. Ogni velivolo può accogliere uno, massimo due animali e una volta giunti in aeroporto basta fare il check-in e attendere che l’amico a quattro o a due zampe venga preso in consegna dal personale della compagnia.

In Air Transat vengono accettati solo cani e gatti ed esclusivamente per il trasporto in stiva, con la sola eccezione dei cani da guida certificati: se accompagnati dalla certificazione e dalla documentazione ufficiale e se viaggiano con una persona disabile, i cani da guida sono benvenuti nella cabina passeggeri degli aerei. Lo spazio per il trasporto dell’amico a quattro zampe in stiva (massimo cinque animali per ogni volo) deve essere prenotato entro 72 ore prima della partenza, e ha un costo di 275 dollari cadauno a tratta, soldi ai quali si devono aggiungere i 30 dollari più tasse da pagare per l’ispezione veterinaria obbligatoria effettuata dall’Agriculture Canada. Infine, gli animali devono essere trasportati in una gabbia approvata per il trasporto aereo (regolamento IATA) con il nome dell’animale stesso e questa deve essere sufficientemente grande da consentirgli di stare in piedi con le zampe distese, girarsi e sdraiarsi. Per la sicurezza e la comodità del cane o del gatto, le gabbie non conformi a questi requisiti non possono essere usate per il trasporto.

Con Lufthansa, un cane o un gatto possono essere trasportati in cabina all’interno della gabbietta (dimensioni massime 55 x 40 x 23 centimetri, anche questa impermeabile e a prova di morso) e il peso massimo dell’animale più il trasportino non deve superare gli otto chilogrammi. Gli animali di grossa taglia, che quindi non possono essere trasportati in cabina, viaggiano con Lufthansa in appositi contenitori in una zona climatizzata della stiva merci, mentre i cani guida per non vedenti e non udenti e gli altri cani di servizio possono essere trasportati gratuitamente in cabina su tutti i voli, a patto che la loro presenza venga comunicata per tempo.

Sui voli EasyJet non sono ammessi animali, né nel bagaglio a mano né nella stiva, mentre cani guida o da accompagnamento possono viaggiare su voli selezionati. Ben diversa la situazione con Air Canada:  “La nostra policy, valida su tutte le rotte nel mondo e relativa al trasporto di animali vivi sia in cabina che in stiva, resta invariata. Continuiamo a offrire questo servizio su tutta la nostra rete di oltre 202 destinazioni e su tutti i voli. Nessuna restrizione anche per il tipo di animale da trasportare è prevista al momento”, spiega Umberto Solimeno, direttore Italia dell’Air Canada e presidente Ibar (Italian board airline representatives), la associazione che rappresenta direttamente 55 compagnie aeree, italiane e straniere, operanti in Italia.

Chi deve affrontare un lungo viaggio trasportando un animale è anche bene che verifichi se il volo prevede scali in Paesi di transito con cambi di compagnia aerea o di aeromobile, sia perché i trasferimenti possono comportare stress e rischi per l’animale, sia perché questo potrebbe essere bloccato nel Paese di transito per dei controlli sanitari. Problema che non esiste per i cani guida per non vedenti che, purché muniti di museruola e guinzaglio, possono tranquillamente viaggiare con il proprietario. Infine, prima di partire è sempre bene ricordare di portare con sé il kit di sopravvivenza dell’animale “viaggiatore”: passaporto canino con vaccinazione antirabbica, ciotole per acqua e cibo, qualche gioco e delle traversine assorbenti. E’ infatti buona norma evitare che l’animale faccia i propri bisogni nel trasportino: prima di partire è molto meglio far fare all’amico a quattro zampe un giro in aeroporto prima di presentarsi al check-in.

Fonte: Repubblica

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