Quando la tangenziale fu costruita, per le Olimpiadi di Roma del 1960, fu annunciata come “un’arteria a scorrimento veloce”. Una grande conquista per gli automobilisti, una croce per chi abita lì vicino.
Per questo, già nel 1994, si pensò di chiudere la tangenziale nelle ore notturne. Adesso la neo sindaca Virginia Raggi sta pensando di mettere autovelox pronti a multare chi supera, udite udite, i 50 all’ora. Infatti mentre adesso il limite è di 90 km/h, si sta pensando di abbassarlo di ben 40 chilometri orari in alcuni tratti.
E pensare che già nel 2012 il Dipartimento Mobilità varò una determina che fissava, per la prima volta, il limite di velocità a 50 km/h per l’intera giornata, nel tratto tra via della Batteria Nomentana e Via delle Valli. Un provvedimento che però è praticamente rimasto lettera morta. Nel senso che nessuno, finora, ha mai controllato l’effettiva velocità dei veicoli. Il motivo? Non ci sono gli autovelox e quelli mobili sono impossibili da mettere.
Per ora la sindaca ha prolungato fino al prossimo 31 dicembre il divieto di transito notturno dalle 23 alle 6 nei due tratti dove è già attivo (dalla Sopraelevata che collega viale Castrense a San Lorenzo, alla Circonvallazione salaria nella parte che va dalla Nomentana a via delle Valli). Ma ha anche fatto mettere nero su bianco che «in ogni caso permane la necessità di attivare un sistema a postazioni fisse di controllo della velocità» in questo tratto della Tangenziale. Gli autovelox dovrebbero essere attivi h24, una colpo al cuore per tutti i romani che vedranno modificati i classici “90 fissi” in tangenziale. Per ora però ancora non c’è niente.