Potterdipendenti, l’attesa e’ finita. Uscirà il 24 settembre prossimo per Salani “Harry Potter e la maledizione dell’erede”, ottavo volume della saga più letta e venduta al mondo. E’ questo il titolo scelto dall’editore italiano per “Harry Potter and the Cursed Child” (Harry Potter e il bambino maledetto), trascrizione dello spettacolo teatrale omonimo che debutterà in prima mondiale il 30 luglio nel West End di Londra, con la regia di John Tiffany, e che J.K. Rowling ha scritto con il drammaturgo britannico Jack Thorne e lo stesso Tiffany.
Il giorno successivo, 31 luglio, così come annunciato nei mesi scorsi, il nuovo libro di Harry Potter sara’ in tutte le librerie dei Paesi di lingua inglese (con il marchio Little Brown in Gran Bretagna, Scholastic negli Usa e Hachette in Australia). Giornata non casuale, quella scelta dalla scrittrice britannica per la sua nuova fatica: il 31 luglio 2016 è il giorno del suo 51.mo compleanno nonché data totem di pubblicazione di tutti i libri della saga a partire dal 1997.
Per leggere “Harry Potter e la maledizione dell’erede” (in anteprima pubblichiamo la copertina) dunque, bisognerà aspettare il 24 settembre. Ma già da oggi è possibile prenotare il volume nelle librerie (costerà 19,80 euro) . In contemporanea, uscirà anche l’ebook italiano, pubblicato da Pottermore, l’editore digitale globale di J.K. Rowling. Una nuova edizione del libro, arricchita e definitiva, uscirà – si legge in una nota della Salani – nel 2017, in data da definirsi. Sarà lo stesso Luigi Spagnol, presidente della Salani, a curare la traduzione che, come gli addetti ai lavori ben sanno, è sempre stata una sfida per chi si è cimentato con i testi della saga.
Perché di neologismi, metafore e nomi trabocchetto è fatta da sempre la scrittura della Rowling, quasi un enigma nell’enigma, capace di catturare e inchiodare alla pagina il lettore di ogni età. Mentre molto si è scritto sul cast della pièce teatrale e sui suoi interpreti (Jamie Parker nel ruolo di Harry, Paul Thornley in quello dell’inseparabile amico Ron Weasley e Noma Dumezweni, attrice inglese di origine africana, nella parte di Hermione Granger), quasi nulla trapela sulla trama dello spettacolo e del libro. Di sicuro Harry Potter non sarà come lo abbiamo letto né come lo abbiamo visto al cinema.
Lo rincontreremo infatti diciannove anni dopo gli eventi narrati in “I doni della morte”, ultimo episodio della saga, ormai adulto, marito e padre di tre figli in età scolare. E’ un impiegato del Ministero della Magia, oberato di lavoro, diviso tra ufficio e famiglia. Mentre Harry fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il figlio minore Albus deve lottare con il peso dell’eredità familiare che non ha mai voluto. E sarà proprio il giovane Potter a dover fronteggiare nuove e oscure forze del male, prendendosi la scena e scrivendo un nuovo capitolo, del tutto assente nei sette volumi della saga: il conflitto tra padre e figlio. Che, per sua fortuna, l’orfano Harry non ha mai dovuto affrontare ma che coinvolgerà di sicuro milioni di lettori adolescenti. Astuzie, nemmeno troppo sofisticate, di una scrittrice da 450 milioni di copie.
Fonte: Messaggero