La Raggi dice stop agli aumenti delle bollette dell’acqua per il 2016 a Roma. Proprio quando il costruttore Francesco Gaetano Caltagirone ha reso noto il suo passo indietro da Acea, la sindaca M5s ha annunciato di essere riuscita ad ottenere un blocco delle tariffa che invece sarebbe dovuta crescere del 4,9 per cento.
Virginia Raggi con un post su Facebook ha detto che la proposta “soddisfa anche i soci privati”, ma su questo fronte resta da vedere quali saranno le reazioni in merito ai mancati investimenti. Il Partito democratico ha naturalmente criticato l’azione: “A proposito di chi fa politica solo per i giornali”, ha scritto in una nota il deputato dem Marco Miccoli, “La sindaca smetta di fare la furbetta e dica la verità ai romani”.
La decisione del blocco degli aumenti è stata presa dalla Conferenza dei sindaci dell’Ato 2, presieduta dalla stessa Raggi, che ha approvato le “determinazioni tariffarie per il periodo 2016-2019. “Oggi siamo riusciti a fermare l’aumento della bolletta dell’acqua”, ha scritto poi la sindaca su Facebook, “deciso dall’Autorità dell’energia per il 2016. Se non lo avessimo fatto, avremmo avuto da subito un incremento della tariffa del 4,9 per cento”.
La Raggi ha poi rievocato il famoso referendum sull’acqua pubblica di 5 anni fa: “Così Roma fa valere il suo 51 per cento (la quota che il Campidoglio controlla di Acea ndr). L’acqua è un bene comune essenziale alla vita e noi stiamo lavorando con la prospettiva di far rispettare il referendum del 2011. Certo, lo stop per quest’anno non ci basta: vogliamo vederci chiaro e avvieremo da subito un’interlocuzione con l’autorità per l’energia elettrica e il gas per esaminare e intervenire sulla tariffa. E’ un impegno che i comuni dell’Ato2, che oggi hanno votato questa proposta, vogliono portare avanti per una maggiore trasparenza e per poter finalmente avere voce in capitolo”.