Una storia da film, da libro, certamente da raccontare. In mezzo alla drammatica realtà di un terremoto che ha spezzato la vita a più di 200 persone ci sono anche storie belle, di speranza, di amore e di vita. Abbiamo visto il video della bambina di cinque anni salvata dopo 17 ore sotto le macerie. Un neonato incredibilmente vivo dopo ore e ore sotto le macerie senza cibo e acqua. Diversi cagnolini riportati ai loro padroni dopo che avevano perso ogni speranza.
Un’altra bella storia è quella di un papa’ romano che solo con la forza della speranza ha salvato i suoi due figli. Sono le 4 di martedì notte, la terrà ha già tremato fortissima ad Amatrice e nel resto del centro Italia. La catastrofe è già avvenuta e il terremoto sta per tornare dopo qualche minuto con la sua seconda scossa.
Un papà si alza svegliato dalla scossa, sentita molto forte anche dalla città di Roma. Subito l’agitazione prende il sopravvento, inizia a informarsi e scopre che l’epicentro è proprio vicino a dove i suoi due figli dormono quella notte: Amatrice.
Non ci pensa due volte, prende la macchina e parte. Dopo una corsa folle riesce ad arrivare nel paesino distrutto e si dirige verso la casa dove stavano i figli trovandola distrutta. Non esita e comincia a scavare con tutte le forze che ha insieme ai vigili del fuoco. Continuava a dire che i figli erano lì, ancora vivi, che se lo sentiva. “Sono sicuro” diceva.
Dopo un po’ lui e i vigili hanno sentito delle voci, scavando ancora a fondo li hanno visti e sono riusciti a tirarli fuori. Uno era illeso, l’altro aveva solo qualche graffio. In quest’immensa tragedia queste storie servono a restituire un po’ di speranza e serenità.