Di Bruno Cortona – “Ho visto cose che che voi umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione, e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. Ho visto gente festeggiare i MESIVERSARI”. Potrebbe continuare così il celebre monologo di Roy Batty in Blade Runner. E sicuramente i mesiversari sarebbero stata la cosa più assurda che avrebbe visto.
I mesiversari, una parola che non esiste in italiano, e in nessun’altra lingua del mondo, una parola che suonerebbe male anche se la pronunciasse Dario Fo. Una di quelle parole talmente brutte che Whatsapp non le contempla, parole che fanno venire i brividi a sentirle, tipo apericena o complemese. Ecco, le coppie che festeggiano il mesiversario sono come i padroni che ricordano il complemese del cane. E ho detto tutto.
Una tradizione, il mesiversario, che hanno chiaramente inventato le donne per ricevere un regalo ogni mese, e i maschi stracotti all’inizio della storia ogni volta l’assecondano per poi pentirsene puntualmente già al quarto appuntamento. “No stasera non posso, Gianlu mi porta a cena fuori, sai e’ il nostro 23esimo mesiversario”. Povero Gianlu.
Che poi per decidere il giorno preciso dell’inizio della storia ci sono mesi di trattative, che manco la Merkel e Hollande, si deve decidere se è il giorno in cui sono usciti per la prima volta, il giorno in cui sono andati a letto la prima volta, il giorno in cui lui nella sua testa ha deciso di stare con lei, il giorno in cui se lo sono detti. Alla fine è semplicemente il giorno che decide lei.
Ci stanno le coppie in cui entrambi si ricordano dei mesiversari, che quando è il LORO giorno non fanno altro che scambiarsi smielatissimi auguri su Facebook facendo passare a tutti i loro amici la voglia di innamorarsi. Le coppie in cui lei si ricorda e lui no, che quando arriva il fatidico giorno lei non gli rivolge parola prima di sbottare in un “Io voglio festeggiare il mesiversario, se vuoi una che non lo vuole festeggiare mettiti con un’altra”. Le coppie in cui lui si ricorda e lei no, in quel caso lui è spacciato perché vuol dire che a lei gliene frega meno dell’app di Ruzzle che gli è rimasta sul telefono. E poi ci sono le coppie in cui entrambi si dimenticano, o addirittura in cui entrambi neanche sanno il giorno in cui si sono messi insieme: le coppie felici.
Forse il motivo per cui si festeggia il mesiversario è che visti i tempi la gente ha paura di non durare neanche un anno, quindi si premunisce cercando di ovviare il problema, sempre più gente lo festeggia, addirittura ci sono siti internet che consigliano le frasi per il mesiversario, capolavori tipo “Mese dopo mese mi rendo conto che il mio amore e la voglia di stare insieme a te crescono sempre di più” oppure “Buon mesiversario amore mio, son quattro mesi che tengo stretta a me la tua mano per volare sulle ali dell’amore”. Siamo alla frutta. E allora perche’ non festeggiare il settimaniversario? Oppure il giorniversario? Tipo il non compleanno di Alice nel paese delle meraviglie, si festeggia tutti i giorni. Ci arriveremo presto.
Ora scusate ma oggi faccio un mese con la mia ragazza. E gia’ mi sono rotto il cazzo.