“Questo fiume ci serve o non ci serve?”, chiedeva Carlo Verdone nel film Gallo Cedrone. “Se ci serve, io lo voglio vivere e anche navigare”, arringava l’attore nei panni di un politico, in una scena diventata mitica. Il fiume ci serve: è questa la risposta, assolutamente seria, dell’amministrazione del Movimento Cinque Stelle.
Così oggi l’assessora all’ambienta Paola Muraro ha ribadito le intenzioni della giunta Raggi: “Rendere operativi i progetti elaborati negli ultimi anni, ma rimasti sempre relegati alla sfera teorica. E’ l’obiettivo primario del percorso avviato con le rappresentanze di alcuni Municipi, l’Autorità di Bacino del fiume Tevere, la Capitaneria di Porto, i Vigili del Fuoco e l’assessorato alla Città in movimento”.
Cosa verrà fatto nel concreto: “Sarà organizzato un tavolo tecnico permanente che si occuperà di sviluppare iniziative concrete per rendere finalmente navigabile il fiume, per migliorare la tutela ambientale delle aree limitrofe e per assicurare la fruibilità dei barconi storici. Il culmine di questo lavoro risiederà nella creazione di un Parco del Tevere ad hoc per Roma Capitale”.
Non manca la solita nota polemica con il passato: “Vogliamo segnare una netta discontinuità con il passato, chiudendo un’epoca caratterizzata soltanto da annunci e proclami per garantire, invece, ai cittadini la realizzazione fattiva dei progetti”.
Fonte: RomaToday