La notte di Halloween due buttafuori picchiarono un turista israeliano accusato di aver rubato una bottiglia di vino dal tavolo di altri avventori. Questo bastò per scatenare un parapiglia all’interno della discoteca Art Cafè in via del Galoppatoio, a Villa Borghese, poi sedata dalla polizia. A tre mesi di distanza da quell’episodio, costato al turista 40 giorni di prognosi per la frattura della mandibola, la Questura ha ordinato la chiusura per 15 giorni del locale notturno.
Il provvedimento del questore Niccolò D’Angelo si è reso necessario, secondo la polizia, «al termine di più episodi che hanno comportato problematiche per l’ordine e la sicurezza pubblica. Ultimo evento, l’aggressione di un avventore del locale, avvenuto nello scorso mese di novembre: in quella circostanza, al temine di indagini svolte dagli agenti del commissariato Salario-Parioli, vennero deferiti all’autorità giudiziaria due buttafuori responsabili di aver colpito e ferito la vittima, la quale successivamente denunciò l’accaduto».
L’israeliano si trovava in vacanza a Roma insieme con un amico con il quale si era recato nella discoteca per trascorrere la serata. Dopo essere stato colpito al volto da uno degli addetti alla sicurezza – erano in due, un senegalese e un marocchino -, il giovane si recò al pronto soccorso del Policlinico Umberto I, gli diedero 40 giorni di prognosi e successivamente denunciò l’aggressione subìta.
Dagli accertamenti della Questura è anche emerso che il titolare dell’attività «era già stato destinatario di una “diffida” nel giugno del 2016, nella quale era stato invitato ad una più attenta osservanza delle disposizioni di legge vigenti. Per tali motivi è stato quindi emesso il provvedimento del Questore ai sensi dell’articolo 100 del Testo unico leggi di pubblica sicurezza (Tulps) di sospensione dell’attività».