Di Marcello Rubini – “Ma non è vero che chiudiamo”, la signora Maraldi mi guarda come se fossi un gatto nero. “Mi scusi ma allora l’articolo del Messaggero?”, replico io. “Ma non lo so, sarà stato il solito sentito dire. Oggi mi hanno chiamato in tanti per avere delucidazioni, ma non è così…”, risponde.
Lunedì mattina stavo facendo colazione e sfoglivao le testate capitoline. Quasi mi è andato il cappuccino di traverso leggendo la prima pagina della cronaca di Roma del Messaggero: “Chiude Maraldi, libreria cult dell’usato”. Non ci potevo credere. Improvvisamente mi era passata la carrellata classica di ricordi che uno ha quando è conscio che un pezzo di storia e di vita lo sta lasciando. Anche l’articolo a firma di Francesca Siciliano aiutava questa suggestione tra il romantico e la nostalgia.
Prima i ricordi delle file per comprare i testi del liceo, poi i momenti po’ più maturi, quando la letteratura diventa un piacere e non più un obbligo. In tutti questi anni i cittadini di Roma, specialmente di Prati e del centro storico, hanno assistito a tante chiusure di librerie, una su tutte la storica Libreria Croce. Specialmente negli ultimi anni sono stati quelli più duri. Eppure, nonostante tante storiche saracinesche siano state abbassate definitivamente, Maraldi rimaneva là stoicamente.
A fine serata, tornando a casa, decido di passare in via Leone IV per avere maggiori spiegazioni. Effettivamente una parte della libreria sembrava svuotata, non un ottimo presagio. Ma alla domanda “ma quando chiudete?”, è arrivata la risposta che non t’aspetti. “No, non chiudiamo anzi teniamo duro e andiamo avanti”, dice la signora aggiungendo: “certo il locale non sarà più così come lo vedi, sarà più piccolo. Ma rimaniamo qua. Cambierà solo l’ingresso, la porta infatti sarà in fondo al negozio”.
Forse non ci sarà più quell’atmosfera degli anni passati ma la storia rimane viva e il valore del negozio è ancora forte. Lo sa bene Nanni Moretti che poche settimane fa ha usato questa location per girare una scena del suo nuovo film, “Mia madre”. “Sì è vero, qui ha passato un’intera giornata Nanni Moretti per girare una scena di un ballo con delle musiche meravigliose”, racconta la signora Maraldi.
Per una volta è bello sapere che una realtà di Roma e di un intero quartiere va avanti. E in questi giorni la libreria per motivi di magazzino, e non di chiusura, inizierà la svendita dei libri, tutti la 50%. Un’occasione molto ghiotta per i bibliofili, perché solo tra questi scaffali si riescono a trovare dei veri e propri tesori, testi e volumi usciti fuori stampa, introvabili.