Di Bruno Cortona – Qualche giorno fa ci siamo svegliati, abbiamo aperto Facebook e abbiamo letto questa notizia: “Risse, pregiudicati e ultras di destra: chiuso pub dei laziali a San Giovanni“. La notizia ci ha colpito quindi abbiamo aperto anche gli altri articoli che parlavano della stessa questione, e abbiamo scoperto un mondo, un mondo di “faide di destra e pregiudicati”, di “filo nero e disegno politico per spartirsi Roma”, di “fucina per trovare nuove leve e organizzare raid”.
E allora ci è venuto da pensare che Roma non cambierà mai, che rimarrà sempre la stessa città provinciale in cui ancora succedono queste cose, e ci è salito lo sconforto. Ma insieme allo sconforto ci è salita anche la curiosità.
E la nostra curiosità ci ha fatto andare oltre agli articoli di giornale, e quindi siamo andati a cercare su internet un po’ di informazioni in più, un po’ di foto per vedere tutte le brutte facce di quel covo losco e violento, eravamo curiosi di guardare in faccia i pregiudicati, volevamo conoscere più da vicino quel posto in cui si decide dove fare i raid violenti e dove si fanno risse tutte le sere.
Abbiamo trovato un Mister Hyde Pub Roma su Facebook e ci siamo andati a guardare le foto: foto di serate Reggae e Ska, di feste in maschera, di degustazioni e partite di tutte le squadre. No, non poteva essere quello, abbiamo cercato male. Andiamo avanti e non troviamo nulla, e a quel punto ci ricordiamo che Il Messaggero aveva concluso uno degli articoli con “Su Facebook i proprietari avvertono ‘Torniamo subito'”, a mo’ di minaccia. E allora torniamo sulla pagina Mister Hyde Pub Roma e lo troviamo, il “torno subito” definito minaccioso, detto con la canzone “Torno subito” di Max Pezzali, una canzone del cantante più buono e tranquillo d’Italia che ha fatto della sua sfigataggine il suo successo. All’inizio rimaniamo perplessi, poi l’illuminazione, e allora capiamo tutto.
Capiamo che non eravamo noi a sbagliare pagina Facebook, a sbagliare erano stati tutti gli altri, che non erano andati a fondo, limitandosi al rigirare il comunicato della polizia. E allora decidiamo che a fondo ci vogliamo andare noi e scopriamo un bel po’ di cose che vogliamo raccontarvi.
Innanzitutto che il Mister Hyde è il pub più giovane di Roma, nessuno dei proprietari supera infatti i 25 anni, scopriamo che ha aperto da poco più di 3 mesi e che non è assolutamente un covo di violenti e pregiudicati. Come lo abbiamo scoperto? Semplicemente facendo bene il nostro lavoro, andando a informarci.
Abbiamo studiato bene i profili social, scoprendo che il pub offre la visione di tutte le partite del campionato, e non solo di quelle di un’unica squadra come sarebbe se fosse un vero pub ultras. Abbiamo scoperto che al Mister Hyde suonano musica di tutti i generi, dai Beatles a Ligabue, dalla musica Reggae al Jazz, uno degli ultimi gruppi ha come simbolo un uomo di colore, un pub di destra e razzista non potrebbe mai permetterlo. Abbiamo visto le foto della gente sorridente in maschera, l’insegna che incita al mascheramento in cambio di uno sconto su birra e shot. Siamo andati a vedere le recensioni su Tripadvisor e ne abbiamo lette di tutti i tipi, tutte positive e molte di stranieri che nel pub si sono trovati benissimo.
Insomma, tutto ci è sembrato tranne che un punto di ritrovo di pregiudicati, violenti e criminali. Ci è sembrato un pub normale, come tutti gli altri, e come in tutti gli altri una rissa fuori può succedere, come può succedere in qualsiasi posto. Abbiamo voluto scrivere quest’articolo perché ci siamo un po’ stufati della gogna mediatica riservata spesso a noi giovani, alla movida, alla vita notturna, a discapito della verità, a danno di ragazzi che si mettono in gioco in un periodo non facile. Anche per questo abbiamo deciso di partecipare alla grande festa di riapertura che farà il Mister Hyde tra qualche giorno, per dare il nostro appoggio a questi ragazzi in nome della più alta delle aspirazioni: la verità.
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