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Roma nord al sushi

Di Bruno Cortona – Giovedì, ore 17, Tommaso sta finendo l’ultimo capitolo di Procedura Civile che tra pochi giorni proverà a dare per la terza volta alla Luiss, si sarebbe impiccato a breve ma la vibrazione dell’iPhone lo fa riprendere. Pensa che sia il classico messaggio inutile del gruppo di amici che mandano meme che manco i quarantenni, e invece è molto peggio. E’ Priscilla, la sua ragazza di cui aveva completamente dimenticato l’esistenza, che gli manda testuali parole: “Amore che bello stasera sushiiiiii!!! <3 <3 <3”. Solo in quel momento si rende conto, si raccapezza, realizza tutto quello che vuol dire quella frase.

Si ricorda della sua frase di domenica, mentre al Singita leggevano insieme Murakami come i radical chic l’unica cosa che il libro gli aveva suscitato era la voglia sushi, e lui le aveva promesso di portarcela “in settimana”, precisamente giovedì sera, e quel giovedì era arrivato. “Galeotto fu quel libro e chi lo scrisse”. E mentre gli passa tutta la scena davanti realizza ben due cose: che deve dare buca agli amici per la texana serale e poi, cosa ancora più brutta, che sabato non avrà i soldi per pagare il “maledetto Fantacalcio 2016/2017”. Quei soldi si sono all’istante trasformati in Temaki, Huramaki e tanto, tantissimo Sashimi. Che Priscilla il resto della settimana mangia quanto Bianca Balti e invece a cena con lui pare la Sora Lella.

In quei pochi secondi di confusione e sconforto arriva perfino a costruire dei pensieri malsani, come il rimpianto di non essere nato a Roma sud, “cazzo, se fossi di Roma sud potevo portarla all’All You Can Eat e me la cavavo con 45 euro”. E invece no, perché nella Beverly Hills di Roma portare la pischella all’All You Can Eat è da barboni, da “giudei” o da sedicenni. Servono i supernomi, il superbrand, il superristorante dove taggarsi su Instagram (#sushilove #ilovesushiandmyboyfriend #myrollisbetterthanyours).

Con questo dramma in atto la concentrazione è finita e si mette subito a cercare un posto dove: Priscilla impazzisce, si mangia bene, non ti tolgono le mutande. Tra Google e Tripadvisor non trova niente ma poi la svolta: i suoi amici mondani Raffaele e Giovanni gli hanno consigliato un nuovo fusion dove “si mangia bene e si spende poco”. Li chiama FaceTime mentre bevono uno Spritz a Ponte Milvio e loro rispondono in coro: “OiSushi!”.

Va a vedere su Internet e già alla quarta foto si rende conto che il posto è troppo bello per rispettare la descrizione dei suoi amici. “Quelli spendono 200 euro per una cena”. Ma ormai non c’è più tempo e prenota un tavolo per due vicino alla foresta e si prepara.

Mocassino Timberland senza calzino, pantaloni Cheap Monday beige e camicia Windrose, Rolex regalato dal papà ai 18 anni immancabile. Tira fuori la Serie 1 ancora piena di sabbia dalla domenica a Fregene e si avvia verso la Vigna più esclusiva d’Italia, quella di Clara Stelluti. Al comprensorio Due Pini Nord di via Zandonai l’aspetta Priscilla che scende con tacchi Jimmy Choo, un vestitino comprato al mercatino di Monti e capelli appena fatti da Baldestein.

Parcheggiano a piazza San Pantaleo, due euro al parcheggiatore abusivo e via verso questo fantomatico OiSushi. Entrano, lei subito è eccitata dal posto fico e nuovo, lui questo lo sapeva, la cosa che non sapeva sono i prezzi, apre il menu e legge prezzi che sono circa la metà di quello che si aspettava. Un sorriso beffardo sta per cominciare sulla sua faccia quando un terribile dubbio lo assale: se costa poco vuol dire che si mangerà male. Suda freddo fino all’arrivo di tutta la miriade di roba che ha ordinato Priscilla: tartare, pao do Oi, roll di tutti i tipi.

Al primo boccone, per lui è una scena di un film, lo vede al rallenty mentre lei apre la bocca e infila la forchetta in bocca, inizia a masticare, frazioni di secondo che durano anni, potrebbe aver rovinato la serata, e quindi l’estate, e quindi la storia, e quindi la vita. E invece sul viso liscio e patrizio di “Pri” si materializza un sorriso di gratitudine e gusto condito da un “Amore, buonissimo!”. Ha vinto lui, si sente come Leonida alle Termopili, come Massimo Decimo Meridio dentro la Colosseo. Ce l’ha fatta, e la cena procede liscia fino alla fine.

Dopo, con i soldi risparmiati i due si fanno una passeggiata a Campo de’ Fiori e si prendono 4 shottini che, aggiunti ai cocktail con cui hanno pasteggiato, gli permettono di tornare a casa e bruciare tutti i carboidrati. E mentre la foto su Instagram nel frattempo viaggia sui 250 like, Tommy manda un messaggio al presidente di lega: “Ho i soldi, ‘tacci vostra”.

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