Di Bruno Cortona – Mi ricordo la prima volta al Tam O’Shanter, probabilmente era anche la prima volta al pub in vita mia. Avevamo 15 anni e ancora si poteva fumare dentro i locali, andammo in quel pub scozzese che ci avevano consigliato con un pacchetto di Marlboro rosse in tre. Ci sedemmo su un tavolo al centro della sala e ci rendemmo conto di non avere l’accendino, chiedemmo di accendere ma la vergogna giovanile ci impedì di richiederlo, e così, mentre sorseggiavamo un Manhattan preso solo per il nome, ci fumammo un pacchetto di Marlboro rosse in tre in meno di due ore, accendendone una con l’altra.
Adesso quel pub scozzese, diventato negli anni un punto fisso di bevute per i romani di ogni zona, ha chiuso per sempre lasciando spazio a un nuovo locale di birre artigianali della birreria Ritual Lab. Nel corso degli anni via Crescenzio in Prati, culla anche dello storico Fonclea, ha cambiato faccia facendo spazio anche a molti locali nuovi che ne hanno modificato lo spirito. Roma è cambiata e via Crescenzio con lei.
Chi, come chi scrive, al Tam O’Shanter ha passato serate storiche, non dimenticherà mai quel pub gigante sottoterra che ogni tanto dava musica dal vivo. Non era un pub pazzesco, ma era una tradizione. In realtà ha chiuso ormai da un po’ di tempo, ma volevamo andarlo a vedere perché non ci credevamo prima di raccontarlo, e fino a oggi non ce l’abbiamo fatta. Addio Tam O’Shanter, con te oltre a una parte della nostra adolescenza se ne va anche una parte di Roma.