A Roma c’è tanta cultura da far intimidire qualsiasi altra città sulla faccia della terra, e di questo i romani vanno molto fieri. Vanno un po’ meno fieri però del fatto che si, la cultura c’è, ma in forma e fruizione veramente datata, paradossalmente è più piacevole andare a vedere qualcosa di meno bello, tipo in altre città italiane o estere, ma costruito in maniera più moderna e coinvolgente, dalla scultura all’architettura, dalla storia all’arte contemporanea.
Proprio per l’arte contemporanea forse qualcosa sta cambiando, è infatti partito il progetto Open Museum, un progetto artistico itinerante con l’intento di diffondere l’arte contemporanea tramite l’organizzazione di eventi che mixano musica, esposizioni, installazioni e performance live, in un percorso di innovazione e condivisione tra artisti, curatori e osservatore. In poche parole vivere l’arte senza doversi chiudere in musei e gallerie.
Il primo appuntamento di “Open Museum” è stato sul Ponte della Musica, adesso si sposta al Factory Club ogni mercoledì. Il progetto è ispirato al famoso Mudd Club, night club Newyorkese degli anni ’70 frequentato da Madonna e Andy Warhol, fondato dal curatore d’arte Diego Cortez, Steve Mass e da Anya Philipps, personaggio di spicco della scena del downtownpunk, dove si poteva assaggiare il meglio sulla piazza in tema di musica e arte e che ha lanciato personaggi del calibro di Baquiat. 35 anni dopo dei romani provano a replicarlo.
Si comincia il 6 febbraio con l’artista Marianna Andolfi, mostra di street art interattiva con indizi che coinvolgono il visitatore, si prosegue con l’ormai romano di adozione Carlos Atoche, il grandissimo street artist che espone il tema delle “bellezze censurate” e riproduce due dei suoi murales cancellati per censura tra cui uno raffigurante Sgarbi con la testa da capra, Il 20 febbraio invece ci sarà l’Unplugged Illustration, una sfida tra illustratori che ci sarà ogni terzo mercoledì del mese, chiude il mese Ostrich con una mostra sulle maschere il 27.
Il tutto inizia alle 18, fino alle 21:30 c’è un’apericena, poi alle 22 inizia il live painting e fino a tardi c’è il dj set con musica elettronica “ricercata”. Accesso libero alla mostra per tutta la serata. Ah, e ci siamo scordati la cosa più importante, con la tessera Open Museum l’ingresso è gratis.